Un altro fallimento per l’Ancona, il club scompare dopo 112 anni
Dopo 112 anni di storia si chiude la storia dell’Ancona. La squadra marchigiana, che ha disputato due campionato di Serie A e ventuno di Serie B, per la terza volta in tredici anni è finita in default. Ogni tentativo di far ripartire una nuova società da categorie inferiori l’Ancona, retrocessa dalla Lega Pro alla Serie D. Il club ha dovuto rinunciare all’iscrizione al campionato e ora rischia il fallimento. Perché non è stato ripianato il debito di 2,2 milioni.
Il fallimento dell’Ancona
I tifosi si rammaricano per il fallimento della propria squadra del cuore, anche perché una parte dei tifosi con il trust ‘Sosteniamo l’Ancona’ un anno fa aveva preso in gestione la squadra dall’ex presidente Marinelli e con l’a.d. Miani in due stagioni invece di riportarla in Serie B, come promesso dai nuovi proprietari, l’ha portata addirittura al fallimento.
Lo stop dei tifosi dell’Ancona
Gli ultimi due mesi sono stati una rincorsa contro il tempo tra speranze di rinascita e l’amara realtà. A un certo punto pareva possibile ripartire dall’Eccellenza, ma il tentativo dell’ex patron Schiavoni non è andato a buon fine, come quello dell’avvocato Mondini, che voleva iscrivere la squadra in Prima Categoria.
Gli ultras con una lettera hanno chiesto a Mondini di desistere per non sfidare le squadre di quartiere. L’Ancona rischia di non avere calcio per un anno prima di ripartire dai dilettanti.
La gloriosa storia dell’Ancona
Due campionati di Serie A, non indimenticabili perché entrambi sono terminanti con delle retrocessioni, per l’Ancona che ha sfidato le grandi del campionato nelle stagioni 1992-1993 e 2003-2004. Ventuno i campionati di Serie B per la squadra biancorossa che nella stagione 1993-1994 riuscì a raggiungere, nonostante fosse una squadra di B, la finale di Coppa Italia. Guidata da Guerini l’Ancona sfidò la Sampdoria. La gara d’andata terminò 0-0. In quella di ritorno dopo un ottimo primo tempo in cui il match era in parità, l’Ancona crollò e perse per 6-1.