Ulivieri si incatena in FIGC per protestare contro una norma federale
Clamorosa protesta di Renzo Ulivieri presso la sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio in via Allegri a Roma. Il presidente degli allenatori ha deciso di incatenarsi e quindi di passare all’azione come segno di protesta contro “il fatto che è stata tolta l'obbligatorietà del patentino d'allenatore per prima e seconda categoria e juniores”. L’ex allenatore di Napoli e Bologna si è mostrato alla stampa seduto con le spalle al muro, la caviglia destra incatenata alla ringhiera del palazzo della Federcalcio mentre indossava la tuta della Nazionale italiana.
Ulivieri inoltre ha tenuto a precisare che la sua protesta non è dovuta al possibile sciopero dei calciatori e al conseguente rinvio della prima giornata della Serie A 2011-12, ma alla questione del patentino obbligatorio per le categorie inferiori con “5600 allenatori che non potrebbero allenare, 100 mila calciatori si ritroverebbero a giocare senza allenatori, e 2500 arbitri che si troverebbero sui campi senza la tutela dei tecnici”. Il presidente dell’associazione allenatori ha inoltre aggiunto: “Il caso più grosso dovrebbe essere questo, ma ovviamente rispetto alla Serie A, le cifre sono basse e quindi non solleticano la fantasia di nessuno. Ma il vero problema dell'estate, per me, è questo”.
Sembra dunque non volersi placare la polemica che da tempo caratterizza il calcio italiano. Lo sciopero della massima divisione sembra sempre più vicino, ma Ulivieri non ha intenzione di arrendersi e ha annunciato di voler continuare la sua battaglia: “Visto che sembra ci sarà lo sciopero dei calciatori di Serie A, io gioco d'anticipo e comincio con uno sciopero della fame perché sta passando sotto silenzio la situazione legata al possesso del patentino di allenatore per alcune categorie”.