Ufficiale: l’Uefa punisce Psg e Manchester City con 60 milioni di multa
Un'ammenda da 60 milioni di euro, decine di tagli dai ricavi Uefa, rosa Champions League per la prossima stagione ridotta a 21 giocatori e stesso monte ingaggi dell'attuale annata. Questa è stata la decisione definitiva da parte dell'UEFA verso il Paris Saint Germain e il Manchester City che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario. I francesi e gli inglesi sono i due esempi più eclatanti e famosi ma Michel Platini ha deciso di intervenire anche in altri club di seconda e terza fascia rei di aver sforato nei bilanci oltre i limiti stabiliti. Come il Galatasaray, lo Zenit, il Trabzonspor, l'Anzhi, ol Levski Sofia e il Bursaspor.
Conferma della stangata – Come anticipato nelle ultime settimane, la UEFA ha sanzionato il Psg e il Manchester City per non aver rispettato le regole delFair Play Finanziario. Sono state confermate le indiscrezioni e cpsì i due club sono stati multati con 60 milioni di euro a testa e una restrizione della rosa iscrivibile alla prossima Champions League fino ad un massimo di soli 21 giocatori. Il monte ingaggi, inoltre, dovrà rimanere lo stesso della stagione che andrà concludendosi.
Il City accetta la decisione – Il Manchester non presenterà ricorso, ma ha specificato: "Il club può confermare che è stato in trattativa con la UEFA nel corso dell'ultimo mese come è stato ampiamente riportato e comunicato dalla UEFA. Al centro di queste discussioni c'è un disaccordo fondamentale tra il club e le rispettive interpretazioni della UEFA sui regolamenti del FFP sui giocatori acquistati prima del 2010. Il club ritiene di aver rispettato le regole su questa ed altre questioni. La spesa del club sui nuovi giocatori per la finestra di trasferimento della prossima estate, al netto degli incassi sui giocatori che potrebbe vendere, sarà limitato a 60 milioni di euro".
