Uefa, terza competizione (quasi) come la Coppa delle Coppe (quando le italiane vincevano)
Ricordate i tempi in cui il Perugia di Gaucci scalava posizioni e giocava su campi improbabili d’Europa alla conquista dell’Intertoto? Bene, il ritorno di una terza competizione come poteva essere anche la ben più famosa Coppa delle Coppe, potrebbe essere realtà. Un annuncio che ha fatto subito rumore nelle ultime ore e che è arrivato direttamente per bocca di presidente dell'Eca Andrea Agnelli che ad oggi sta facendo della conquista e più importante trofeo europeo in circolazione (la Champions League), la sua grande ossessione con la Juventus. In attesa dell’approvazione della UEFA, il numero 1 della Juventus ha ufficializzato dunque il via libera a questa innovazione che a partire dalla stagione 2012/202 porterà a 96 il numero delle squadre che partecipano alle coppe europee. Agnelli ha annunciato anche che dal 2024 verrà cambiato il calendario delle gare europee che va ‘modernizzato’. Ma vediamo allora cos’è, come sarà e come potrebbe chiamarsi in un percorso storico che tempo fa vedeva la presenza di tante altre coppe europee.
Cos’è dunque la terza Coppa?
E’ una competizione che aiuta altre squadre a rimanere in ambito europeo nonostante le eliminazione ai preliminari di Champions o Europa League cercando di non vanificare tutti gli sforzi fatti dalla squadra sacrificando ferie e mandando a monte un lavoro di preparazione che magari è cominciato nel mese di luglio. Praticamente come l’Atalanta in questa stagione, se vogliamo fare un esempio. Con i bergamaschi che, superate diverse fasi dei preliminari di Europa League, dopo essere partiti ad inizio luglio, si sono trovati in mano un pugno di mosche dopo aver concluso la loro cavalcata a Copenaghen ai calci di rigore.
La data d’inizio della competizione dovrebbe quindi essere fissata a partire dal 2021. E’ una sorta di possibilità anche per le cosiddette ‘piccole’ d’Europa che magari sono solo dei numeri in Champions o Europa League senza tante speranze di andare avanti contro squadra come Real, Barcellona, Bayern, Juventus e Atletico Madrid. Ma che in questo modo potranno avere un altro spiraglio di visibilità.
La composizione della Coppa
E’ da dire che il format e la composizione della terza coppa andrà valutato nel complesso in maniera molto dettagliata. Non sono ancora chiari il posizionamento della nuova competizione, se sarà considerata più o meno importante dell’Europa League, oltre ai suoi criteri di ammissione, ma ormai il passo è stato compiuto e Agnelli lo ha annunciato durante la ventunesima assemblea generale dell’Eca a Spalato.
La Coppa, vedrà la partecipazione di 32 squadre. La Champions continuerà a essere giocata con 32 club mentre l’Europa League passerà da 48 a 32 società. E alle 16 escluse da quest’ultimo torneo si andranno ad aggiungere altre 16 per andare a formare la terza competizione. L’Europa League diventerà più appetibile per club e televisioni mentre la terza Coppa garantirà l’accesso a squadre oggi escluse.
Il nome è ancora da decidere
Partiamo subito da una considerazione. Ad oggi, dato che l’annuncio è soltanto di pochissime ore fa, il nome resta che potrebbe avere questa competizione resta ancora avvolto nel mistero. Non c’è un’idea di fondo ben precisa su come la si voglia chiamare. L’idea di Agnelli e dell’ECA è stata lanciata, ma già in passato, l’idea di inserire una terza competizione all’interno del raggio d’azione del calcio europeo, si era fatta avanti. Nel 2016 infatti, c’era stata l’idea di cominciare a fare sul serio con un’altra competizione che fosse ancor più importante della Champions.
Stiamo parlando della European Super League, o almeno così si sarebbe dovuta chiamare la nuova competizione per club che avrebbe dovuto, nelle intenzioni degli organizzatori, prendere il posto della coppa più importante dell’Europa calcistica: tutte le squadre migliori d’Europa che si sfidano in un grande campionato europeo. Idea che poi non ha trovato l’appoggio totale dei vari club ma che resta ancora in attesa di essere limata per il futuro.
Le altre coppe europee nel tempo
Nel 1955 venne creata la prima competizione UEFA ufficiale, ovvero la Coppa dei Campioni (oggi UEFA Champions League), seguita nel 1960 dalla Coppa delle Coppe UEFA(soppressa nel 1999) e nel 1971 dalla Coppa UEFA (oggi UEFA Europa League). Di fondamentale importanza fu la Coppa delle Alpi, creata nel 1960 e organizzata da FIGC e ASF, che fu una competizione calcistica per squadre di club disputata fino al 1987. Poi nacque la Coppa di Lega Italo-Inglese.
Ma già dal 1973 però la UEFA si assunse l'organizzazione della Supercoppa Europea disputata tra i detentori della Coppa dei Campioni e quelli della Coppa delle Coppe (questi ultimi sostituiti dal 2000 dai detentori della Coppa UEFA, oggi Europa League, causa la sopravvenuta soppressione della Coppa delle Coppe). Tra il 1995 e il 2008 fu infine organizzata la Coppa Intertoto UEFA, torneo estivo in cui in palio vi era, oltre al trofeo, la possibilità di qualificarsi alla Coppa UEFA. Coppa delle Coppe e Intertoto furono però soppresse rispettivamente nel 1999 e nel 2008.
L’ultima Coppa Uefa
Una curiosità: dal 2000 il calcio europeo conta soltanto due tornei. L’ultima Coppa delle Coppe, riservata alle vincitrici delle principali coppe nazionali, si era giocata nel 1999. Un’annata in cui ci fu la firma dell’Italia su questa manifestazione che tra non poche polemiche chiuse i battenti per ridare lustro solo a due manifestazioni, alzando il livello del calcio europeo e facendo praticamente spezzare i sogni di gloria delle tante piccole realtà che proprio con la Coppa delle Coppe avrebbero potuto vivere emozioni uniche.
Tutti forse ricorderete, che a trionfare fu la Lazio che superò per 2-1 il Maiorca con le reti di Vieri e Nedved. Un successo rimasto impresso nella storia e che ancora oggi porta ancora il marchio del tricolore su quella terza coppa che ora proprio dalla bocca di un altro italiano (Agnelli) potrebbe ritornare in campo.
Quando le italiane stupivano in Europa
C'è stato però un tempo che anche le altre italiane facevano paura all'Europa del calcio. Basti pensare al 1990, una delle annate migliori per il nostro Paese. Oltre alla dipsuta dei Mondiali, anche i club ebbero la loro grossa fetta di notorietà. In quella stagione, l’Italia portò quattro squadre alle finali delle tre manifestazioni europee: la Juve e la Fiorentina si giocarono la Coppa Uefa, la Sampdoria lottò per la Coppa delle Coppe e il Milan si battè per la Coppa dei Campioni. E pensare che dal 1989 al 1999 c’è sempre stata almeno un’italiana in una finale di coppa. E oltre alle ben più blasonate Milan, Juventus e Inter, c'era anche la Samp di Mancini e Vialli, m anche lo sbarizzino Parma prima di Nevio Scala e poi di Alberto Malesani che arricchì la bacheca con una Coppa delle Coppe (e un secondo posto) e due Coppe Uefa.
Comedimenticare poi le emozioni del Vicenza di Guidolin che, dopo aver vinto la Coppa Italia, partecipò alla Coppa delle Coppe e si fermò soltanto in semifinale contro il Chelsea di Vialli che poi alzò il trofeo. Nel 2003, l'ultimo vero grande capolavoro, un’indimenticabile doppia semifinale di Champions League con Inter, Milan e Juventus che vide trionfare i rossoneri di Ancelotti contro la Vecchia Signora allenata da Lippi. Il successo della Lazio in Coppa delle Coppe è uno degli ultimi sorrisi europei delle italiene. Dal 2000 a oggi, non siamo mai riusciti ad arrivare in finale dopo che avevamo conquistato le edizioni del 1998 con l’Inter e del 1999 con il Parma. Nella bacheca delle squadre italiane, di coppe europee, non se ne vedono più dal 2010, quando l'Inter di Mourinho conquistò la Champions League a Madrid.