Tutto pronto per il derby di Pechino e per una Supercoppa milionaria
Il via della nuova stagione 2011-2012 è oramai ufficialmente iniziato con la fine del countdown della Supercoppa di Pechino tra Milan e Inter. Un appuntamento che darà il là al nuovo anno calcistico anche se la serie A poi inizierà solamente a fine mese. Intanto, c'è attesa tra chi – tra le due milanesi – alzerà il primo ‘titulo' della stagione: la nuova Inter in via di assemblaggio sotto il marchio di fabbrica di Gasperini o il più rodato Milan di Allegri reduce da una annata da protagonista? A Pechino l'ardua sentenza, in un clima di festa rovinato da alcune intemperanze dei tifosi interisti verso i rossoneri.
NERAZZURRI A SORPRESA – L'Inter di Gasperini ha provato a nascondersi in queste ore febbrili dove tutti vogliono sapere tutto ed è rimasta vittima del proprio tentativo di celare l'incelabile. Si sa tutto: che Dejan Stankovic si è infortunato al ginocchio e che si sta facendo carte false per averlo a disposizione nel centrocampo anti-Milan, che la deifesa a tre non è un mistero così come i suoi protagonisti che la comporranno, che Sneijder scalerà a centrocampo e che l'azzardo si chiamerà ‘tridente puro' con Eto'o e Pandev a ridosso di Pazzini. C'è spazio comunque per un po' di pretattica perchè se è vero che l'ex tecnico del Genoa ha sempre difeso il suo gioco iperoffensivo c'è anche da fare i conti con la realtà e Gasperini si è sempre dimostrato uomo pratico. Con una squadra che ancora deva acquisire i suoi dettami tattici, senza i sudamericani e con gli infortuni di Nagatomo e Stankovic di certo non ci sono alternative stuccevoli. L'Inter o giocherà dall'inizio con il tridente puro oppure le soluzioni sono due:un poco probabile 3-5-1-1 e un più interessante 3-5-2. Nel primo caso in panchina ci finiscono Pandev e Pazzini con Sneijder che sarebbe felicissimo di ritrovarsi trequartista dietro a Eto'o, unica punta con Thiago Motta e Muntari a fare da spartiacque davanti alla diga Zanetti-Stankovic-Obi. Nel secondo caso, più equilibrio in mezzo al campo: Pazzini ed Eto'o in avanti, Sneijder che scala sulla linea di T.Motta e per il resto nulla di differente. Il problema Stankovic però non è da sottovalutare: se il serbo non ci sarà, a centrocampo sulla destra si metterà Santon con il Capitano Zanetti pronto a cimentarsi nel ruolo di vice-Cambiasso davanti alla difesa.
ROSSONERI DA TRADIZIONE – Meno problematica la vigilia rossonera con Allegri che può contare su quasi tutti i suoi uomini, anche quelli reduci dall'ultima Coppa America. Resta solo da decifrare chi sarà più in forma e che verrà scelto nell'undici titolare dal primo minuto nella supersfida esotica contro l'Inter. Il dubbio più rilevante è quello che coinvolge il Milan dalla cintola in su: fermo il punto su Ibrahimovic in gran forma e perno dell'attacco resta da decidere il partner dello svedese. Fino a qualche giorno fa Pato non aveva avversari ma nelle ultime ore sono salite le quote per Robinho che ha dimostrato di essere più ‘in palla' del gruppo degli attaccanti. Con Boateng non al meglio della forma, le soluzioni potrebbero essere due: ‘Prince' comunque dietro le due punte classiche Ibra-Pato e Robinho in panca, oppure ‘Binho' a supportare Ibrahimovic, Seedorf dietro il tandem d'attacco e Boateng e Pato a riposo. Per Allegri un piccolo-grande rebus è alle porte e la soluzione verrà svelata solamente alle 14 italiane di sabato 6 agosto.
I 22 IN CAMPO – Le formazioni più probabili comunque potrebbero essere le seguenti puntando sulla voglia dei due tecnici di lasciare in valigia sperimentazioni e prove d'orchestra in altre situazioni meno delicate. L'Inter potrebbe proporre un 3-5-2 con Julio Cesar tra i pali, la difesa composta da Ranocchia, Samuel e Chivu, centrocampo a cinque con Zanetti (Santon), Stankovic (Zanetti) e Obi davanti alle difesa, Thiago Motta e Sneijder (Alvarez) tre quartisti dietro a Pazzini ed Eto'o di punta. Per il Milan, altro ‘undici' classico, con il 4-3-1-2 composto da Abbiati in porta, Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta, centrocampo formato da Gattuso, Van Bommel e Seedorf, mentre Boateng giocherà sulla trequarti dietro a Pato e Ibrahimovic.
BERLUSCONI-MORATTI: SFIDA DI TROFEI – La Supercoppa di Pechino sarà anche una sfida tutta particolare tra i due presidenti Berlusconi e Moratti. Infatti, l'interista in caso di successo salirebbe a quota 14 trofei nazionali negli anni della sua presidenza, tanti quanti ne ha già vinti il patron del Milan. Insomma, in caso di vittoria dell'Inter ci sarebbe l'aggancio ma con una decina di anni in meno (25 anni di presidenza contro 16). In particolare, questa sfida vede Berlusconi aver ottenuto 8 scudetti, 1 Coppa Italia e 5 Supercoppe italiane; Moratti ‘risponde' con 5 scudetti, 4 Coppe Italia e altrettante Spercoppe italiane. A livello intrernazionale, invece, non c'è sfida con il Milan che vanta il titolo di club più titolato al mondo insieme ai sudamericani del Boca Juniors.
SUPERCOPPA DA MILLE E UNA NOTTE – Comunque andrà a finire, c'è già chi ha vinto: la Lega calcio. Quando i vertici del nostro calcio siglarono l'accordo per portare la Supercoppa in Cina, tre edizioni fino al 2014 in cambio di 10 milioni di euro, l'obiettivo era ben preciso: gestire il nuovo mercato cinese valutato attorno ai 90 milioni annui e con un potenziale bacino di 1,3 miliardi di appassionati di calcio. Poco conta che lo stadio dove si celebrerà l'evento, il famoso Nido dell'Uccello, costruito per i Giochi del 2008 cada a pezzi e stia diventando una ‘cattedrale nel deserto': costato la bellezza di 423 milioni di dollari e 35 tonnellate di acciaio intrecciato, oggi per poterlo mantenere in uno stato decente costa circa 10 milioni di euro l'anno. Ma non attrae più nessuno; nei primi mesi del dopo Pechino 2008 la media era di 30 mila visitatori al giorno, pagando 5 euro di ingresso, oggi quest introiti sono solamente un lontano ricordo tanto che c'è chi lo vuole inglobale in un piano che prevede un mega centro commerciale e di divertimento con un investimento di 400 mila euro in tre anni. La Supercoppa è stata protagonista nel 2009 con Lazio-Inter, lo sarà con Milan-Inter e avrà il suo epilogo o il prossimo anno o il successivo. Poi, giù il sipario.