Tutti vogliono Pogba, nessuno lo prende (per ora)
In Francia, abbagliati dal dolce sapore della grandeur, sono certi che Pogba – figliol prodigo volato Oltremanica e poi finito dall'altra parte delle Alpi – farà ritorno sotto la Torre. A Madrid sperano che il tintinnio dei cento milioni d'euro (o quasi) sia sufficiente a coprire il richiamo della foresta. Dalla Spagna, echi da campagna elettorale per la presidenza blaugrana, lo vedono già con la maglia del Barcellona addosso (ma solo a partire da gennaio 2016, considerato l'embargo Fifa al mercato catalano per tutto il 2015). A Torino conoscono la risposta al quesito da ‘lascia o raddoppia': resta con noi, ha un contratto (prolungato di recente) fino al 2019, costruiremo una grande squadra intorno a lui (dice Marotta, nonostante il chiacchiericcio di mercato insistente). Raiola, procuratore del talento di Lagny-sur-Marne, è di mano al tavolo del poker e adesso si dice possibilista sull'opportunità che Paul vesta ancora la casacca bianconera. In Premier (a cominciare dal Manchester City) non resteranno fuori dall'asta appena verrà ufficialmente aperta. Tutti lo vogliono, nessuno lo prende (per ora). E lui, il ‘polpo' finito sul banco degli imputati assieme a Vidal e agli altri top player dopo la scoppola rimediata in Coppa Italia contro la Fiorentina, cosa vuol fare? Nulla, per adesso resta concentrato su questo finale di stagione che, dalla lotta scudetto fino alla sfida con il Borussia, è da vivere in trincea.
Contatti a buon punto. Così il quotidiano ‘Le 10 sport' definisce lo stato dell'arte della trattativa (presunta) tra il Psg e il centrocampista della Juventus: coi francesi pronti a offrire un ingaggio annuale di 9, 10 milioni al giocatore che in Ligue 1 raggiungerebbe altri compagni di scuderia (tutti sotto l'egida dell'agente Mino Raiola). Si tratta di Zlatan Ibrahimovic, Maxwell e Gregory Van der Wiel. Il club dello sceicco, però, dovrà fare i conti anche con il fairplay finanziario e i riflettori della Uefa puntati addosso.
Dalla Catalogna con furore. Secondo ‘Sport', giornale catalano, il presidente Josep Maria Bartomeu, in scadenza di mandato, vorrebbe usare la carta Pogba (con tanto di accordo in pugno e contratto firmato) come bonus da spendere nella contesa elettorale per guadagnare la rielezione. Per il Barcellona sarebbe un'operazione da circa 200 milioni di euro tra cartellino e ingaggio.
