Tutti a caccia della Juve, impegnata a Roma nel monday-night: il programma della 15a giornata
Oramai è inutile parlare di ‘tartare‘ o ‘spezzatino‘. La quindicesima giornata di campionato risparmia ai tifosi l'uscita nel gelo serale di venerdì, ma propone quattro anticipi al sabato e il monday-night delle 20.45 all'Olimpico di Roma per il big-match di giornata contro la Juve. Si inizia sotto tono, con Lecce-Lazio e Siena-Genoa alle 18 di sabato, poi cresce il tono dei match con Palermo-Cesena e soprattutto Inter- Fiorentina. Non c'è un piatto forte, domenica, ma tante portate tutte sullo stesso livello: Novara-Napoli, Bologna-Milan, Udinese-Chievo, giusto per le sfide che impegnano le prime della classe.
Ma andiamo per ordine, iniziando da sabato.
SIENA-GENOA e LECCE-LAZIO (sabato 18,00)
Sarà un match tra due litiganti per non retrocedere. Dopo il successo nel primo confronto con il Genoa in Serie A (dicembre 2007) il Siena ha ottenuto solo due punti (due pareggi a reti bianche) nei successivi cinque match contro i Grifoni nella massima serie. La squadra di Sannino è in difficoltà di gioco e risultati: ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate di campionato (pareggio casalingo 2-2 con l’Atalanta) ed ha perso per 0-1 le ultime due gare. Il Genoa di Malesani non sta meglio: ha perso tre delle ultime quattro gare di campionato. Calaiò e Destro in avanti, D'Agostino rientra a centrocampo dopo essersi allenato regolarmente con il gruppo. Nei rossoblù spazio a per due giovani della Primavera: il difensore centrale Alberto Marchiori e l'esterno Mario Sampirisi, anche perchè bisognerà pensare al recupero contro l'Inter a metà settimana. Squalificato Kaladze, centrale difensivo giocherà Granqvist.
Contro i capitolini, Serse osmi farà il suo esordio in attesa di approfittare dell'effetto cambio-tecnico per fermare la Lazio e ritrovare la via dei punti e dei gol. La Lazio è la squadra che in trasferta ha raccolto più punti (14 in sei partite), segnato di più (11 gol) e subito di meno (quattro reti) e quindi non sarà un compito facile. Il Lecce è la squadra che in casa ha raccolto meno punti (uno, almeno cinque meno di ogni altra squadra) e subito più gol (12). Per la squadra di Cosmi, unico assente Ofere, operato al menisco del ginocchio destro, per il resto formazione confermata con un cambio a centrocampo per la squalifica di Strasser (giocherà Bertolacci). In casa Lazio, è rientrato l'allarme pe Klose che farà coppia con il ‘cecchino‘ Rocchi mentre Cissè ripartirà dalla panchina. Dubbi in difesa con il ballottaggio che riguarda Diakite, in vantaggio su Biava per far coppia con Stankevicius al centro.
INTER-FIORENTINA e PALERMO-CESENA (sabato 20,45)
I nerazzurri tornano dalla sconfitta contro il CSKA con il morale sotto i tacchetti. L'"aggiustatore" CLaudio Ranieri non ha trovato tutti i pezzi di ricambio e la riparazione della squadra sembra oramai essersi fermata a metà lavoro. Sarà dura far punti contro una Fiorentina che contro la Roma ha ritrovato gol e vittoria. L’Inter non perde contro i Viola da 10 sfide di campionato (otto vittorie e due pareggi il parziale), mentre i gigliati possono vantare un solo successo negli ultimi 17 incontri di Serie A coi nerazzurri. La cabala dice ancora Inter: ha vinto gli ultimi nove match contro la Fiorentina giocati a San Siro; ultima sconfitta in casa lo 0-4 a favore dei viola del maggio 2000. Purtroppo i nerazzurri hanno perso tre delle sei gare giocate tra le mura amiche, e solo contro il Cagliari sono riusciti a segnare più di un solo gol a San Siro. Domenica scorsa, la Fiorentina è poi tornata a segnare dopo tre gare di campionato senza gol, ma i Gigliati non vincono in trasferta da otto gare di campionato, considerando anche il finale della scorsa stagione: tre pareggi e cinque sconfitte il bilancio. Tra i nerazzurri si ridarà fiducia a Pazzini dopo l'erroraccio dal dischetto contro l'Udinese: l'ex doriano ha segnato in entrambi gli ultimi due match contro la ‘sua‘ Fiorentina l'anno passato. Sugli esterni si ripropongono Alvarez e Zarate. Nella ‘Viola' si ferma Montolivo. Gli esami hanno evidenziato una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso (muscolo posteriore e mediale della coscia). La prognosi per la ripresa dell'attività sportiva, per il centrocampista viola, è di 7-10 giorni.
Per l'altra sfida delle 20, gli unici precedenti tra Palermo e Cesena in Serie A sono i due confronti della passata stagione: vittoria esterna per 2-1 per i siciliani al Manuzzi, pareggio 2-2 al Barbera. I siciliani hanno vinto tutte le sei gare giocate al Barbera in questo campionato, segnando sempre almeno due gol mentre i romagnoli hanno perso cinque delle sei gare esterne disputate in questo campionato. Inoltre, il Cesena ha il peggior attacco di questo campionato (solo sei gol fatti). Denis Mangia ha l'occasione per affondare il coltello nel burro cesenate: il dubbio il tecnico milanese ce l’ha solo in difesa. E’ aperto il ballottaggio tra Muñoz e Cetto per sostituire lo squalificato Migliaccio, a sorpresa potrebbe spuntarla l’argentino che finora è stato considerato sempre l’ultima scelta tra i centrali. Nel Cesena Arrigoni recupera Comotto, mentre a centrocampo il favorito sembra essere Djokovic: qualche possibilità l'hanno però anche Candreva e Ghezzal.
BOLOGNA-MILAN (domenica 15,00)
Sarà una missione impossibile per il Bologna fermare questo Milan. I felsinei non battono i rossoneri dall’agosto 2008 (2-1 a San Siro). Da allora, hanno raccolto un solo punto in cinque sfide di campionato contro i rossoneri. Il Bologna è tornato alla vittoria domenica scorsa contro il Siena, dopo un pareggio e due sconfitte nelle precedenti tre giornate ma è caduto nel turno infrasettimanale di Coppa Italia contro la Juventus. Il Milan, intanto, ha prolungato a otto partite la propria imbattibilità in campionato e i rossoneri vantano anche il miglior attacco della Serie A con 29 gol grazie all'ultima vittoria a Genoa per 0-2. L'obiettivo del Milan è tenere il passo della Juventus e sperare in una pausa bianconera. La trasferta bolognese non sembra essere proibitiva: Allegri dovrà sempre fare a meno di Abbiati in porta, mentre in difesa dovrebbe avere una maglia da titolare a fianco di T. Silva, Yepes a sostituzione di Nesta. Esterni, i confermatissimi Abate e Antonini mentre a centrocampo, vista l'indisponibilità di Nocerino, spazio ancora a capitan Ambrosini insieme all'intoccabile Boateng e ad Aquilani. Nessun ballottaggio o incertezza in avanti: dopo il turnover contro il Viktoria in Champions, Ibrahimovic torna al suo posto e lo affiancherà Pato. Toccherà a Robinho ricaricare le pile. Nel Bologna, bisognerà capire fino all'ultimo momento quanto siano ancora presenti le tossine psicofisiche della sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus rimediata ai supplementari: Pioli dovrebbe schierare comuqnue la migliore formazione a disposizione con Di Vaio supportato da Diamanti e Ramirez.
NOVARA-NAPOLI (domenica 15,00)
Gli eroi del Madrigal ritornano a pensare al campionato dove negli ultimi turni, hanno lasciato un po' troppi punti agli avversari, perdendo contatto con le primissime posizioni. Al Silvio Piola potrebbe arrivare un importante successo: il Novara ha vinto solo due gare finora in questo campionato, un record negativo condiviso con Cesena e Lecce. I piemontesi hanno la peggior difesa della Serie A, con 24 gol subiti, mentre il Napoli è imbattuto da quattro giornate: ai tre pareggi contro Lazio, Atalanta e Juventus è finalmente seguita la vittoria per 4-2 sul Lecce di sabato scorso. Tesser non potrà contare purtroppo ancora su Paci e Morimoto che torneranno a disposizione solo fra una settimana. La formazione resta un rebus: sta meglio Pinardi, che sarà sicuramente convocato ma forse troverà spazio solamente in panchina, mentre rimane in dubbio la presenza in attacco di Jeda, vittima di un leggero risentimento al gluteo nella seduta odierna. Tra gli azzurri, il pericolo maggiore è l'effetto boomerang di Champions: dall'esaltazione ad una fase di stanchezza psicofisica che potrebbe creare un tranello agli uomini di Mazzarri. Tensione altissima, dunque da parte del tecnico che non vuole passi falsi: giorno di riposo in più per tutti e poi formazione migliore possibile in campo per vincere in trasferta.
UDINESE-CHIEVO (domenica 15,00)
L'Udinese, imbattuta nelle ultime cinque sfide di campionato col Chievo (tre vittorie e due pareggi), ritorna al Friuli dopo la corroborante vittoria di San Siro contro l'Inter che l'ha rilanciata nell'Olimpo della classifica. Momento importante per i bianconeri che in casa, insieme al Palermo, sono l’unica squadra ad avere sempre vinto quest’anno (sei partite su sei). Al Friuli i bianconeri hanno incassato un solo gol nelle ultime sette partite di Serie A giocate a cavallo tra la stagione in corso e la precedente. Male, invece, il Chievo che ha perso tre delle ultime quattro trasferte di questo campionato.
Per l’Udinese, poi, questo è il miglior inizio di campionato della sua storia: solo in un’altra occasione infatti i friulani avevano vinto otto delle prime 13 partite (stagione 1997/98) ma quell’anno avevano un punto in meno rispetto a questa stagione. Il pericolo maggiore per l'Udinese potrebbe essere la distrazione Europa League, per il resto Guidolin avrà a disposizione tutti eccetto Torje ancora infastidito dai problemi alla caviglia. I veronesi di Di Carlo punteranno come sempre su Pellissier.
CAGLIARI-PARMA e ATALANTA-CATANIA (domenica 15,00)
Il Cagliari ha un ruolino positivo contro i Ducali: è imbattuto nelle ultime sei sfide di Serie A col Parma e domenica scorsa contro il Catania è arrivata la prima vittoria della gestione Ballardini per i sardi, dopo una sconfitta ed un pareggio. Nel posticipo domenicale dello scorso weekend il Parma ha pareggiato col Palermo la sua prima gara stagionale ma fuori casa i ducali sono reduci da tre sconfitte di fila, e hanno un bilancio stagionale complessivo di cinque sconfitte e una vittoria. Dopo l'ottima prova, Ibarbo si è ritagliato un posto da titolare indiscusso nell'attacco sardo mentre il Parma confida nel ritorno al gol di Giovinco, alle spale dell'unica punta, Pellè.
A Bergamo, occhi puntati ancora una volta al bomber del campionato Denis. Non è un buon momento per l’Atalanta che è reduce da tre pareggi consecutivi contro Siena, Napoli e Chievo, e ha vinto solo una delle ultime sei partite di questo campionato, di misura contro il Cagliari in casa. Comunque, i bergamaschi sarebbero a 21 punti, a ridosso del quartetto di testa senza la penalizzazione di sei punti. Il pronostico dunque dice Atalanta: Colantuono punterà tutto sul trio argentino che sta dando grandi soddisfazioni. Montella sta provando due soluzioni in vista del match di Bergamo: un tridente offensivo con Lopez titolare o 3-5-2 con la presenza di un esterno tra Potenza, Alvarez che possano sostiture Izco, e in attacco Bergessio-Gomez, ma anche Lopez-Gomez.
ROMA-JUVENTUS (lunedi 20,45)
Eccolo il big-match di giornata. Dalla stagione 2004/05 la Roma è riuscita a battere la Juventus una sola volta, 2-1 a Torino nel gennaio 2010; otto le vittorie bianconere e tre i pareggi in questo parziale che fa ben sperare il gruppo di Conte. La squadra di Luis Enrique è reduce da due sconfitte consecutive in cui non ha segnato alcun gol. Domenica scorsa a Firenze la Roma è diventata una delle uniche due squadre dei cinque maggiori campionati europei ad avere subito tre espulsioni in una stessa partita di questa stagione (Gago, Juan e Bojan). Nella Juve attenzione ad Alessandro Matri, capocannoniere stagionale bianconero con sei gol assieme a Marchisio, che sarà il nemico numero uno per i giallorossi visto che ha già segnato quattro reti in sei partite di campionato contro la Roma e solo al Napoli ne ha fatti di più (cinque, ma in nove gare). Ma non solo, perchè complessivamente la Juve è la squadra che ha segnato più gol con giocatori italiani (17) in una vera e propria cooperativa della rete. La Roma sta subendo anche molte pressioni per il progetto al momento fallimentare firmato DiBenedetto – Luis Enrique tra la titubanza e la contestazione dei tifosi: mezza squadra fuori, attacco che vedrà il reintegro di Osvaldo, Totti dal primo minuto, Rosi-Greco l'asse destra. Queste le soluzioni previste dal tecnico spagnolo, mentre Conte dovrà mettere i morsi ad un Juve che va a mille. In Coppa Italiala vittoria sul Bologna 1-2 ai supplementari potrebbe far pagare la fatica all'Olimpico anche se c'è stato un massiccio turn-over. Ma questa Juve non sembra conoscere stop: l'unico, arrivato per problemi muscolari, è quello di Vucinic. Per il resto il primo posto in classifica è più che meritato e nessuno sembra volrelo lasciare ad altri.