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Troppa Francia per questa Italia: a Nizza finisce con il tris dei Bleus

L’amichevole contro i Galletti di Deschamps finisce 3-1 per una nazionale azzurra che ha faticato a reggere la vigoria e la qualità avversaria. Ma il 4-3-3 di Mancini ha espresso comunque un’idea di bel gioco con sprazzi di personalità da parte dei tanti giovani in campo. Bene Bonucci (in gol) e Balotelli (uscito tra gli applausi)
A cura di Alessio Pediglieri
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A Nizza, Roberto Mancini ha messo in campo la sua seconda Italia, fedele alla linea del 4-3-3 ma con una sconfitta rimediata in modo anche sonoro contro una Francia già formato Mondiale. Transalpini sempre padroni del campo, per gioco, condizione e tecnica davanti agli azzurri infarciti di giovani e semi-debuttanti ad un palcoscenico così importante. Ma al di là del mero risultato qualcosa di buono si è comunque visto.

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Pochi senatori e molti giocatori in cerca di fiducia. Roberto Mancini è ripartito così nel dopo vittoria contro l'Arabia Saudita, riproponendo un 4-3-3 con diversi interpreti rispetto al debutto svizzero. E' andata peggio, sotto il profilo del risultato. Sul piano dell'impegno e della voglia, invece, si è confermata un'Italia desiderosa di crescere e imparare.

Due senatori e tanti giovani. Solamente Leonardo Bonucci (capitano) e Mario Balotelli sono stati i giocatori dal primo minuto ad avere un'esperienza tale in campo internazionale da essere considerati ‘senatori'. Per il resto, il ct azzurro ha cambiato epidermide dalla porta (Sirigu) all'attacco (Berardi). Studiando nuove mosse e cercandio di guardare di prospettiva.

Qualità francese. Perché nei 90 minuti questa Italia si è rivelata piccola piccola rispetto alla nazionale di Deschamps in formato Russia 2018, dove reciterà un ruolo di primaria importanza. Una formazione robusta, dotata di tantissima qualità, da Kantè a Mbappè, passando da Griezmann, Pogba e Lloris. Così i gol segnati agli azzurri, conditi da due legni (uno per tempo) e altrettante occasioni limpide da gol, sono diventate una costante con cui l'Italia ha dovuto fare i conti.

Balotelli il migliore. Una amichevole seria, che Roberto Mancini ha rispettato fino in fondo anche nei cambi: nessuna girandola di sostituzioni nella ripresa, ma un assetto – e interpreti – uguali, fino al 70′, responsabilizzando i titolari di portare fino alla fine l'impegno con decoro e dignità. Missione compiuta con qualche conferma. Balotelli, ad esempio, il più pericoloso e costante in attacco (sua la punizione per il gol di Bonucci e le occasioni migliori). Un dato importante che avvalora la tesi di Mancini di voler puntare sull'attaccante oggi al Nizza.

Girandola di sostituzioni. Nei minuti finali, sul 3-1 la gara perde valore: Deschamps e Mancini danno fondo alle panchine, le due nazionali si ritrovano stravolte in mezzo al campo ma l'Italia resta dignitosamente in partita grazie a Sirigu che salva in un paio d'occasioni la propria porta dal poker francese. La gara finisce tra gli applausi del pubblico di Nizza soddisfatto di questa Francia, ma anche di un'Italia che ha onorato l'impegno fino in fondo.

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