Triste, solitario y final: tra Totti e la Roma finisce a pesci in faccia
23 anni di ottimo rapporto gettati in poco più di un paio di mesi. Il riassunto della carriera di Francesco Totti e la Roma si potrebbe racchiudere in questa mezza riga. Tra il Capitano e il club capitolino c'è oramai un clima di freddezza e di sopportazione che si protrae da un anno ma che è esploso in tutto il suo fragore da quando c'è stato il cambio della guardia in panchina, con Rudi Garcia che ha lasciato spazio al ritorno di Luciano Spalletti. Il tecnico ha svolto il ruolo di ‘cattivo', di colui che deve guardare ai risultati e a ridare alla società subito il lustro perso, senza guardare in faccia a nessuno. Un atteggiamento che non ammette sconti, a nessuno. Nemmeno a Totti che vive subito malissimo il rapporto col tecnico che – gioco forza – rappresenta la società. Tensioni, battibecchi, comunicati, screzi. Nelle ultime settimane si parla più di ciò che accade a bordo campo, poco importa ciò che avviene sul terreno di gioco. Roma e la Roma si spaccano: c'è chi appoggia la propria bandiera, chi dà ragione a Spalletti e società. Al centro resta un finale di carriera che mai nessuno si sarebbe augurato e voluto vedere.
Bandiere decadenti
Francesco Totti e la Roma, come Alex Del Piero e la Juventus, o Paolo Maldini e il Milan. Storie splendide di amore e di sport concluse con l'indifferenza, l'incomprensione e la rabbia. Bandiere che sventolano per ventenni e che si lacerano in pochi giorni, proprio sul viale del tramonto quando logica vorrebbe che si godessero i frutti migliori di quanto dato – da entrambe le parti – nel tempo. Invece, oramai sembra essere divenuta una (pessima) abitudine rovinare il finale. Forse un po' più di attenzione, reciproca considerazione, un passo indietro da tutti i protagonisti coinvolti e un pizzico di buon senso avrebbe potuto evitare il tutto. Avrebbe, perché oramai è troppo tardi: Totti e la Roma sono ufficialmente separati in casa.
23 anni bruciati in due mesi
Tutto è sfociato e dato alle cronache il 20 febbraio scorso, quando, prima di Roma-Palermo, Spalletti annuncia in conferenza l'impiego di Totti, fin lì escluso dai giochi. Contemporaneamente Francesco rilascia un'intervista alla Rai in cui, tra le altre cose, dice che il suo rapporto con l'allenatore si limita a un "buongiorno e buonasera". Una spallata che il tecnico accusa e dopo averci riflettuto, la mattina comunica a Totti la sua esclusione dal ritiro. Una bomba che esplode in tutto il suo fragore con il capitano che lascia polemicamente Trigoria per la prima volta, in 23 anni di carriera giallorossa. Da quel momento i rapporti diventano sempre più freddi. Spalletti si trincera dietro ai risultati, Totti con la voglia di tornare in campo: con fatica i due provano a ricucirli, anche se la società non fa nulla per trovare un accordo (anche armato) fino a fine stagione. Anzi, Pallotta si autoesclude, resta lontano ma intanto cova la propria decisione: il Capitano non rinnoverà il contratto.
L'ultima accusa
Restano le voci: a Totti poco piacciono i continui riferimenti alla sua condizione atletica che il tecnico fa spesso e volentieri anche se il campo dice che nelle ultime due partite Spalletti gli dà fiducia e Francesco lo ripaga con un gol e un assist, che salvano la Roma dalle sconfitte. Fino alla partita di Bergamo che svuota definitivamente il vaso, già aperto in precedenza: Spalletti esplode nel dopo gara attaccando la squadra e a chi dice che Totti però ha salvato la Roma, non ci sta. Non solo, escono particolari su una presunta lite negli spogliatoi con l'allenatore che insulta il gruppo: "E' 10 anni che fate figure di m.. e non vincete nulla, non vi vergognate?". E davanti a Totti che prova una risposta, l'accusa è feroce: "Zitto tu che giochi a carte fino alle 2 di notte e poi nessuno vince mai..."
Il colpevole silenzio della società
Tutte indiscrezioni, nessuna conferma, anzi una smentita c'è: quella di Spalletti che dal sito ufficiale della società si fa portavoce di essere vittima di una serie di illazioni. E la società resta ancora in silenzio, davanti a tutto, scaricando il Capitano. Senza comunicazioni ufficiali, basterà attendere la conclusione naturale del contratto con scadenza al 30 giugno, ancora un paio di mesi. Ma intanto si è deciso all'unanimità di non rinnovare alcun contratto. Totti lo sa, per vie traverse, comunica agli amici più stretti di non perdersi le ultime tre gare all'Olimpico perchè saranno le ultime. Ma adesso è probabile che non vi saranno neppure quelle.