Tre motivi per cui l’Inter rischia di perdere Icardi a giugno
Icardi lontano dall'Inter. Un'ipotesi oggi solo legata ad alcune illazioni successive ad un paio di post dell'argentino che ha allarmato i tifosi. Ma che subito è stato smentito dalla società nerazzurra pronta a innalzare barricate per trattenere il proprio top player ancora a lungo. Anche perché a gennaio non vi sono pericoli imminenti, perché la clausola inserita non è esercitabile se non in estate, ma la preoccupazione c'è e bisogna correre ai ripari subito.

L'Inter dovrà dunque sedersi attorno ad un tavolo con Wanda Nara, moglie e agente del marito goleador. Una cliente difficile e impegnativa che già nell'estate 2016 ha forzato la mano alla società su un rinnovo al rialzo utilizzando i social network per ricevere il consenso popolare e mettere al muro il club. Con il Real Madrid che da settimane sta corteggiando Icardi, il problema si riproporrà puntualmente dopo i Mondiali.
La situazione contrattuale attuale
Una clausola da 110 milioni
C'è la clausola rescissoria altissima, da 110 milioni ma è un paravento relativo davanti ad un Real che potrebbe perdere Benzema e soprattutto Ronaldo incassando il doppio di quella cifra. E davanti alla classica proposta indecente sarebbe impossibile pensare ad un proseguo nerazzurro. Anche se oggi Icardi continua a professare incondizionato amore.
Le mosse dell'Inter per trattenere Icardi
Parlare con Wanda: rinnovo e ingaggio più alto
Per trattenere il capitano nerazzurro l'Inter dovrà comunque mettere mani al portafogli. Ridiscutere in primavera il contratto, anche assecondando le richieste di Wanda, ritoccando l'attuale ingaggio (che volerà presumibilmente verso i 6 milioni più bonus), alzando ulteriormente la clausola e allungando la scadenza. Un primo passo forzato e doveroso ma non l'unico.
Arrivare in Zona Champions
Altro obiettivo è arrivare a ogni costo in Zona Champions, ‘regalando' al suo uomo migliore le stese chance che troverebbe altrove. Il palcoscenico europeo sarebbe un ulteriore deterrente ad eventuali svolte spiacevoli. Con un'Inter nella massima competizione continentale, non ci sarebbero motivi ulteriori per cambiare club.
Costruire una squadra di campioni
Terzo punto, la squadra. Suning deve costruire pian piano una rosa più competitiva. Al di là dei problemi di Fair Play, di tetti d'ingaggi, di monte stipendi. A Icardi – e a Wanda – tutto ciò non interessa, non sono problemi loro e, in quanto tali, non ne vogliono sapere. E' un lavoro al quale Sabatini e Ausilio devono dedicarsi anima e corpo. Perché senza garanzie tecniche reali, la bolla potrebbe comunque scoppiare.