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Tratta di baby calciatori ivoriani: arrestato l’agente del nerazzurro Gnoukouri

Il procuratore è finito in manette insieme al padre del calciatore, dopo le indagini partite da Parma. I capi d’accusa sono il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il falso per l’ingresso illegale. L’Inter è pronta a dichiararsi parte lesa.
A cura di Alberto Pucci
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Il sogno di molti ragazzi, ovvero quello di diventare calciatori e giocare in una grande squadra, a volte porta ad incrociare personaggi un po' ambigui. E' quello che è capitato ad alcuni giovani giocatori ivoriani, tutti tra i 13 e i 17 anni d'età, che nel recente passato si sono fidati di Giovanni Damiano Drago: procuratore freelance di 32 anni, con diversi contatti con società calcistiche di serie A e di serie B per le quali all'occorrenza, lavorava anche come talent scout.

Il giovane agente, già finito nel mirino della Dda di Catanzaro per presunti legami con l'ndrangheta, è stato arrestato nelle scorse ore dopo le indagini della Procura di Parma con l'accusa di aver portato nel nostro paese, con documenti falsi, un gruppo di giovani calciatori della Costa d'Avorio: tra questi anche Assane Gnoukouri, centrocampista dell'Inter attualmente fermo per problemi cardiaci.

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Il lavoro degli inquirenti e i capi d'accusa

I capi d’accusa per Drago, sarebbero il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il falso per l’ingresso illegale in Italia dei giovani calciatori africani. Insieme a lui, sono stati arrestati anche Abdouraman Kone e Demoya Yves Gnoukouri: il padre del calciatore interista. Il lavoro degli inquirenti è partito proprio dal caso della famiglia Gnoukouri (anche la posizione del fratello minore di Assane, Wilfried, è oggetto di discussione), e ha portato addirittura alla perquisizione delle abitazioni milanesi del calciatore e dei parenti.

La difesa del giocatore nerazzurro

L'Inter, dal canto suo, non rischia nulla. Il club ha infatti tesserato i giocatori in maniera regolare e, davanti a questo caso, potrebbe ora comparire come parte lesa nel caso in cui venissero riscontrate le irregolarità. "Sono del tutto estraneo ai fatti contestati", ha fatto sapere Assane Gnoukouri attraverso il suo legale. Nelle prossime settimane sono attese ulteriori novità. Oltre all'agente siciliano, nell’indagine sono finite altre sette persone: cinque di queste per aver prestato la propria identità.

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