Tragedia in Malesia, morto Oniya: stroncato da un infarto

Il cuore gli è scoppiato in petto e ha smesso di battere. La gara era cominciata da poco, tre minuti, quando David Faramola Oniya crolla in preda a un collasso. Un'amichevole giocata in Malesia tra la sua squadra (T-Team) e il Kelantan è stato il teatro della tragedia, l'ennesima avvenuta su un rettangolo verde negli ultimi tempi: il 30enne difensore di origini nigeriane non ha avuto scampo, trasportato in ospedale è deceduto circa mezz'ora dopo. Le sue condizioni erano gravissime, il tentativo di salvargli la vita è stato vano ma sull'episodio si registra – secondo quanto rilanciato dai media locali – la denuncia da parte dell'ad del T-Team, Syahrizan Mohd Zain: Oniya non avrebbe ricevuto i soccorsi necessari e immediati in una situazione del genere. "David ha subito un infarto – ha ammesso il dirigente al New Straits Times -, lo abbiamo visto accasciarsi al suolo all'improvviso. Siamo sconvolti anche perché i soccorsi non sono stati immediati, Oniya è rimasto senza ossigeno per alcuni minuti e l'ambulanza che sarebbe dovuta intervenire subito non c'era… Non c'era perché l'autista era in tribuna ad assistere alla partita".
La morte di Oniya riporta alla memoria ricordi tristi, l'ultimo risale a circa venti giorni fa: Cristian Gomez, 27enne difensore dell'Atletico Paranà (club di seconda divisione argentina), avverte un malore. Quella fitta al petto gli è fatale: i compagni di squadra lo vedono piegarsi e poi finire a terra supino, braccia e gambe allargate come fosse stato schiantato da chissà cosa. Poche settimane prima era toccato a Gregory Mertens del Lokeren perdere la vita durante una sfida del campionato belga per un collasso cardiaco: a nulla servì l'ausilio del defibrillatore e la folle corse in ospedale, il cuore del difensore 24enne aveva battuto gli ultimi colpi in campo.