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Gregory Mertens è morto, Lokeren in lutto

Gregory Mertens, 24enne difensore del Lokeren, colpito da attacco cardiaco durante la gara con il Genk, è deceduto dopo essere rimasto in coma indotto per qualche giorno.
A cura di Maurizio De Santis
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"Con grande tristezza annunciamo la scomparsa di Gregory Mertens. Ci stringiamo intorno alla famiglia, siamo vicini al dolore dei suoi cari". Il comunicato del club dà la triste notizia, quella che nessuno avrebbe mai voluto raccontare: il 24enne difensore del Lokeren, è morto. La società ha confermato la cosa postando sul proprio account ufficiale di Twitter un messaggio corredato da una foto in bianco e nero dell'ex calciatore. "La vita a volte è veramente difficile da accettare", ha commentato Lukaku (attaccante belga dell'Everton). "Che tu sia in pace", ha scritto De Bruyne (talento dei ‘diavoli rossi' di Wilmots, in forza al Wolfsburg): è il cordoglio dei suoi amici e calciatori sui social network.

Il disperato tentativo di salvargli la vita. Il giocatore era crollato al suolo in preda a un attacco cardiaco durante il match dei playoff scudetto di lunedì scorso. Azionare il rewind e tornare a quei momenti fa male. Un fitta al petto, il dolore e poi la luce che d'improvviso si spegne. Il calciatore s'accascia sul prato, la situazione è drammatica: compagni di squadra e avversari del Genk percepiscono subito la gravità del momento, dalle panchina accorrono gli staff medici dei due club per prestare il primo, immediato soccorso al giocatore.

Giaceva a terra esanime, sembrava morto: gara interrotta, lacrime e disperazione, ansia e silenzio sugli spalti, quegli attimi di paura vengono scanditi dal trattamento d'urgenza che i dottori praticano a Mertens attraverso l'ausilio del defibrillatore. Respira ancora, la vita è salva (almeno così è sembrato in quel momento), c'è ancora speranza che possa riprendersi e inizia così la corsa verso l'ospedale di Genk. Nulla da fare: attaccato alle macchine e in coma indotto, le sue condizioni sono rimaste gravi e stazionarie per qualche giorno prima che il suo cuore smettesse di battere.

"Siamo vicini alla famiglia e speriamo in un miglioramento delle sue condizioni". Il primo comunicato della società belga non fornì ulteriori dettagli, impossibile darne in quei frangenti che la vita del calciatore era in bilico, appesa alle macchine che ne regolavano le funzioni vitali nell'attesa che si riprendesse. Il responsabile della comunicazione del Genk, Davy Vanhaen, raccontò – fotogramma per fotogramma – quegli istanti fino al collasso di Mertens: "L'arbitro si rese subito conto che la situazione era molto grave. Per fortuna ha fermato immediatamente il gioco richiamando il soccorso immediato del personale medico in panchina".

"Continua a lottare, Gregory", i primi messaggi di sostegno nel giorno del malore. Alcuni calciatori del Belgio che militano nei vari campionati europei, amici di Mertens, appresa la notizia hanno manifestato preoccupazione e sostegno postando su Twitter messaggi d'incoraggiamento. "Non mollare, Gregory" hanno scritto Romelu Lukaku dell'Everton, Kevin de Bruyne del Wolfsburg, Jelle Vossen del Middlesbrough.

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