Totti: “Vogliamo ridurre il gap dalla Juve. Spalletti? Siamo sereni”

Le nuvole relative ad una possibile rottura con la Roma sono ormai state spazzate via. Francesco Totti è pronto all’ennesima, molto probabilmente l’ultima, stagione con la maglia giallorossa. Un’altra avventura come sempre ricca di stimoli e speranze per il Capitano che ha rilasciato la prima intervista dell’annata sportiva ai microfoni di Roma Tv. Il primo pensiero è ovviamente per gli obiettivi di una Roma che deve ridurre il gap dalla Juventus: “In estate si parla sempre di obiettivi e si spera sempre di ottenere il massimo, ma la Juve è più forte e competitiva, come ha dimostrato in questi 5 anni, e per noi sarà dura. Io spero che l’allenatore e la società diminuiscano il gap e spero che riusciremo ad essere competitivi per ambire al traguardo più importante”.

Sono passati esattamente 10 anni dalla vittoria della Coppa del mondo da parte di Totti e della Nazionale italiana. Un trofeo prestigioso per un attaccante che probabilmente avrebbe meritato di mettere in bacheca più titoli. Totti non pensa al passato, e spera di vincere ancora sempre con la maglia della Roma: “Per qualcuno ho vinto poco, ma per me non è proprio così. Se mi guardo indietro vedo tante belle cose, spero di riuscire a vincere ancora, anche se so che non sarà semplice, ma io sono pronto a dare il massimo. Se Spalletti avrà bisogno di me sono a disposizione. Avevo un sogno da bambino: indossare un’unica maglia, ce l’ho fatta e ne sono orgoglioso. Non so quanti possano dire la stessa cosa”.

E i rapporti con Spalletti? I dissidi dell’ultima stagione sembrano ormai dimenticati per un Totti che parla di serenità e sorrisi: “Iniziare nuovamente il ritiro con Spalletti dopo sette anni? Io lo conosco meglio degli altri e so a cosa andiamo incontro. Con lui si lavora veramente duro, ma si lavora anche bene. E quando c’è il sorriso c’è anche tanta serenità ed è tutto più facile”.

In conclusione una battuta sui rapporti con i tifosi, con un invito alla Curva giallorossa: “Ai tifosi c'è poco da dire, sono 25 anni che mi seguono, con affetto e amore, e la cosa è reciproca. Ma io spero che quest'anno possano darci un forte aiuto, ritornare allo stadio, e trovare una soluzione per questa Curva perché non se ne può più, sia per noi che giochiamo che per loro che non possono venire allo stadio. Se c'è bisogno di qualcosa sono pronto a scendere in campo anche io, per aiutarli e tornare come era una volta, tutti uniti per un unico obiettivo"