Totti: “La Juve è forte ma anche aiutata”

"La Juve è forte, fortunata e aiutata". Nell'intervista al Il Romanista il capitano della ‘magica' alza bandiera bianca nella corsa allo scudetto. Non perché abbia poca fiducia nelle qualità e nelle potenzialità della sua squadra che trascina coi suoi gol (233° contro l'Udinese), piuttosto per la ‘potenza' dimostrata dalla squadra di Conte finora. La nike (la dea della vittoria) ha rivolto lo sguardo altrove. Media punti impressionante, calciatori di spessore, gruppo compatto, continuità di rendimento: nelle parole di Totti è come se i bianconeri avessero acceso i motori e tenuto il piede pigiato sull'acceleratore. E poi c'è quel pizzico di fortuna che ‘aiuta' sempre gli audaci…
Totti e gli aiutini alla Juventus
Non è la prima volta che Totti fa riferimento ad aiutini provvidenziali quando parla del cammino della Juventus. Ne ammette la superiorità ma non dimentica i favori (a suo dire) che ha ricevuto. "Ho visto Genoa-Juve, tra un po' spaccavo il televisore, ma uno scudetto si vince anche così – racconta Totti -. Lo abbiamo perso perché la Juve è forte, è inarrivabile. Sono tre anni che vincono, va dato loro merito. Quando le cose andavano meno bene avevano sempre un piccolo aiutino. Dati di fatto, visibili, che nessuno può negare. Più forte, più fortunata o più aiutata? Tutte e tre le cose".
Totti gol non basta: 3 rinforzi per lo scudetto
Discorso scudetto già chiuso ma nella prossima stagione la Roma può competere per lo scudetto piazzando pochi colpi importanti sul mercato. "Servono tre acquisti, un grande giocatore per reparto. Drogba? Magari venisse! E' pure più giovane di me (l'anno di nascita di Totti è il 1976, quello di Drogba il 1978 ndr). E' con giocatori così che vinci. Comunque non sono io che faccio il mercato, né mai l'ho fatto. Ma con tre giocatori questa squadra può vincere il prossimo anno".
Totti, l'infortunio e la partita persa col Napoli
Al confronto con i partenopei sono legati i dispiaceri della stagione: fu contro il Napoli (in campionato, all'Olimpico) che Totti lasciò il campo per infortunio. E quando non c'è lui in squadra la media gol dei giallorossi subisce qualche scossone: 2.5 reti a partita con lui in campo, 1.1 senza di lui. Perché Totti non è solo goleador, molto di più: è l'anima della Roma e quando regala assist è come dare un segno di pace: gol e poi amen. "Il rimpianto più grande di questa stagione non è legato al campionato ma alla semifinale col Napoli. All'andata, non al ritorno. Se avessimo vinto 2-0, 3-0 sarebbe stata tutta un'altra partita". Anche i punti a San Siro contro il Milan di Balotelli (grande assente nella parte alta della classifica) hanno rallentato la marcia (in campionato, però), ma la stagione dei capitolini è straordinaria.
Aquilani, Montella: la finale amarcord (mancata) di Totti
Compagni di squadra e avversari: ‘sua altezza' Totti, re di Roma, avrebbe riservato un'accoglienza speciale agli ex giallorossi ora alla Fiorentina: Aquilani, Montella… la finale con la Fiorentina avrebbe avuto anche il sapore di un amarcord. "Avevamo battuto una Samp in ottima forma, avevamo battuto la Juventus e stavamo per battere il Napoli. Poi la partita secca con la Fiorentina sarebbe stata bella, con tanti ex, sarebbe stata una gara tutta da giocare". Una gara tutta godere anche per sua moglie Ilary Blasi e i figlioletti che dalla Tribuna dell'Olimpico, nella sfida di Totti alla Lazio nella finalissima tricolore di un paio d'anni fa, versarono lacrime per la sconfitta.