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Totti in panchina nel derby, Spalletti: “Dovevo fare altre scelte”. E punta il Napoli

Il tecnico giallorosso anche contro la Lazio non ha fatto sconti a nessuno: in campo la squadra migliore con scelte che hanno ripagato ampiamente: “Mi spiace per Francesco, oggi servivano altri giocatori. Il Napoli? Quattro punti sono molti”. Ma i partenopei e il 2° posto sono proprio l’obiettivo di stagione. Senza Totti.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma c'è e con lei Luciano Spalletti, il tecnico della svolta che ha ridato lustro ad una società e a una squadra dopo mesi di buio e oblìo. Il derby contro la Lazio è oramai alle spalle, inciso da quattro gol alle aquile e la gioia di essersi confermati in un momento più che positivo, strappando tre pesantissimi punti al Napoli, secondo, caduto a Udine. Riaccendendo anche sopiti ardori di seconda piazza, quell'obiettivo che doveva essere il minimo sindacale a inizio anno e che oggi sarebbe vissuto come mezzo tricolore. L'allenatore toscano non ha sbagliato una mossa nella stracittadina della Capitale, anche il non aver fatto scendere in campo Totti che avrebbe potuto giocare il suo ultimo derby: "Ho dovuto fare scelte diverse, oggi" ha chiosato Spalletti nel dopo gara.

No Totti, no derby – Proprio su Totti si erano accese le speranze di tutti i tifosi giallorossi: vedere il Pupone con il suo numero 10 sulle spalle calcare l'Olimpico per l'ultima volta in un derby. E invece, nella stracittadina delle 15, in uno stadio desolatamente vuoto, contro una Lazio semplicemente ombra di se stessa, è andata in scena una partita quasi come qualsiasi altra: con la Roma a dettar tempi e giochi e i biancocelesti a rispondere d'orgoglio. Un clima derby ridotto allo zero assoluto, in cui l'unico (o quasi) a festeggiare è il tecnico giallorosso: "Bisogna fare i complimenti alla squadra, c'è poco da dire: quando giochi contro una Lazio allenata da Pioli e con qualità individuali importanti non puoi pensare di vincere facilmente, senza subire durante il match una reazione forte da parte loro".

La panchina del capitano – Complimenti sì, ma la vittoria – pur di goleada e con una gara a tratti emozionante con legni e traverse colpite da entrambe le parti – scivola lenta in sottofondo, con l'ombra del Capitano che si allunga dalla panchina: "Sono il primo a essere dispiaciuto per non averlo messo in campo perché c'era lo spazio perché facesse la sua parte ma da allenatore oggi ho dovuto fare scelte diverse", ha cercato di chiudere il discorso Spalletti ed è difficile – dati alla mano – dargli contro. E da qui fino a fine stagione, il posto in panchina, a Totti, non lo toglierà molto probabilmente nessuno.

Obiettivo Napoli – Il tecnico ha messo in campo la solita Roma senza riferimenti offensivi. I gol sono arrivati da El Shaarawy e Perotti. Quando ha deciso di cambiare, inserendo un attaccante d'area da rigore, ecco che Dzeko si è fatto trovare preparato. Ha anche affidato la fascia da capitano ad un emozionato Florenzi. Che lo ha ripagato col gol. Insomma, dove mettere Totti? In panchina, perchè la squadra sta giocando domenica dopo domenica per un obiettivo non dichiarato, il secondo posto.
E non si possono fare favori a nessuno: "4 punti sono moltissimi, il Napoli è forte e Sarri è bravo. Dovremo essere perfetti per sperare di riprenderli".
Perfetti.
Senza Totti.

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