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Totti: “Il sogno è restare a vita nella Roma” E spunta l’idea di allenarla

La suggestione raccontata in una intervista esclusiva alla Rai dove il capitano giallorosso non esclude nulla sul suo futuro: “Adesso non ci penso, non so che cosa farò ma voglio restare per sempre qui”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Francesco Totti nuovo allenatore della Roma? Possibile. E' questo l'ultimo capitolo che sta legando la saga del numero 10 giallorosso con il club capitolino. Un ultimo atto che è stato raccontato dallo stesso giocatore intervistato in esclusiva Rai da Walter Veltroni e che non nasconde il desiderio di rimanere a vita all'interno della Roma. Dietro una scrivania o su una panchina? Il Pupone nicchia, sorride, vede e rilancia: "Il sogno resta restare qui per sempre". E adesso il presidente Pallotta deve far fronte ad una nuova emergenza: la voglia del capitano di compiere un passo che solamente qualche mese fa non era nemmeno immaginabile. Con buona pace di Luciano Spalletti perché davanti ad un Totti che dovesse spingere per allenare non ci sarebbe contraltare che regga.

Di sicuro ad oggi è una provocazione ma tra qualche anno chissà. Perché l'evoluzione di Totti è in continua espansione e mutamento. Un paio d'anni fa parlava di un ritiro che sarebbe stato il preludio ad un posto in dirigenza, come figura e simbolo di una società cui è legato da oltre 20 anni. Poi, la voglia di giocare ancora di sentirsi benissimo nemmeno avesse 25 anni. Quindi l'ultima suggestione: restare in giallorosso ma non solo ed esclusivamente in giacca e cravatta. Magari passando prima dalla panchina.

"Non so cosa farò. Principalmente spero di rimanere per sempre nella Roma. Questo è un altro mio desiderio. Ora non ci penso, perchè conoscendo il mio carattere non saprei gestire un gruppo in questo momento. Poi se scatta qualcosa dopo…". Queste le sibilline frasi estrapolate dall'intervistache ricalcano il nuovo pensiero tottiano, per la gioia di gran parte dei tifosi che non avrebbero nessun problema nell'adorare il Totti allenatore dopo aver visto il campione in campo.

Una presenza comunque ingombrante, da gestire sapendo di non poterlo fare da parte di una dirigenza e proprietà che non accetta facilmente di passare in secondo piano. Ma al momento è semplicemente un'idea, ancora sbiadita perché lontana. La prossima tappa si chiama Napoli e – possibilmente – il secondo posto in campionato. Per il resto c'è ancora tempo.

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