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Tottenham, tre giornate per Assou-Ekotto per un tweet

Il giocatore del Camerun si era congratulato con Anelka dopo l’esultanza alla “quenelle”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Benoît Assou-Ekotto

Squalifica di tre giornate per Benoît Assou-Ekotto: il giocatore del Tottenham "paga" così, oltre ad una salata multa, le sue congratulazioni via Twitter ad Anelka, in occasione della ormai famosa esultanza alla "quenelle" dell'attaccante francese del 28 dicembre scorso. Per il camerenunse, anche cinquantamila sterline di multa da versare alla Federazione inglese: una pena in parte inferiore a quella toccata ad Anelka, ma che non mancherà di suscitare polemiche e, soprattutto, le tanto temute emulazioni. Probabile che la società non farà ricorso per la squalifica, e che dunque il giocatore non tornerà in campo prima di fine ottobre. L'esultanza alla "quenelle" è diventata improvvisamente conosciuta ai più proprio sul finire dello scorso anno: era il 28 dicembre 2013 quando Anelka va a segno con la maglia del West Bromwich, con una doppietta che fisserà il punteggio sul 3-3 finale sul campo del West Ham. In occasione del secondo gol, il giocatore effettua quel particolare tipo di esultanza, una quenelle, che gli costerà cinque giornate di squalifica ed una maxi-multa di ottantamila sterline. La Zoopla, uno degli sponsor del West Ham, decise addirittura di ritirarsi dalla sponsorizzazione, visto che Alex Chesterman, il proprio fondatore, era di origine ebraica. Il 14 marzo il giocatore ha poi annunciato di aver rescisso con il West Bromwich, proprio per alcuni dissidi avvenuti per la squalifica del giocatore.

Il gesto vero e proprio consiste nel mettere la propria mano sulla spalla opposta, con l'altra distesa verso il basso. Un gesto che fu introdotto dal comico francese Dieudonné già nel 2005, e dal chiaro intento antisemita: rappresenterebbe infatti un abbastanza facilmente intuibile riferimento sessuale, rivolto verso i sionisti. C'è anche chi lo considera una sorta di saluto nazista capovolto, ma in ogni caso appare chiaro il riferimento antisemita. Anelka volle eseguirlo come gesto di stima verso il comico francese, suo amico, e da allora ci sono stati diversi episodi che hanno fatto parlare di questo gesto: in particolare, oltre ad Anelka, è stato eseguito anche dal cestista Tony Parker, dal politico Jean-Marie Le Pen e perfino da alcuni militari nei pressi di una sinagoga a Parigi.

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