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Tottenham, dopo 13 mesi di calvario ritorna Erik Lamela

Mister Pochettino potrebbe schierarlo contro il Leicester: “E’ un giocatore importante, tecnicamente unico. Lo abbiamo aspettato con calma, ci siamo fidati del nostro staff medico e nelle motivazioni del giocatore”, ha sottolineato l’allenatore del Tottenham.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' finito il tunnel ed Erik Lamela sembra rivedere la luce: 13 mesi di inferno, per un grave infortunio che hanno costretto il giocatore del Tottenham a restare lontano dai terreni di gioco rischiando anche di chiudere anzitempo la carriera. E invece, dopo una lunga riabilitazione, l'argentino sembra essere tornato a disposizione di mister Pochettino che potrebbe ritrovarlo per la prossima partita in programma contro il Leicester.

Il ritorno di Erik

Un ritorno che darebbe ancor più smalto all'attuale stagione del Tottenham, tra i protagonisti sia in Europa che in Premier League. Erik Lamela infatti, avrebbe concluso il suo lungo tragitto verso la completa guarigione, dopo 13 mesi di un calvario che appariva infinito. Contro il Leicester, martedì sera, potrebbe scendere in campo: Mauricio Pochettino ha confermato che l'attaccante è finalmente disponibile per essere convocato. L'ala del Tottenham è fuori da tempo e non gioca dalla sconfitta dal 25 ottobre 2016, contro il Liverpool, a causa di un infortunio all'anca.

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L'arma in più per gli Spurs

Proprio il tecnico degli Spurs ha confermato il rientro di Lamela: "La buona notizia è che Erik Lamela si è rimesso a disposizione della squadra ed è in lizza per domani e questa è un'ottima notizia per il team. Dopo un anno abbiamo bisogno di stare attenti con lui ma sono felice: Erik è un giocatore in più con qualità diverse che aiuterà la squadra in diverse situazioni durante il gioco".

Fiducia a tempo indeterminato

Pochettino non ha mai pensato di cedere il giocatore: ha sempre creduto che Lamela sarebbe riuscito di nuovo a tornare a giocare nonostante la sua lunga assenza: ‘Non abbiamo mai avuto dubbi. Ci siamo fidati nel nostro staff medico e in lui che è un giocatore molto competitivo, sempre concentrato sulla sua guarigione. "È vero che dopo un anno è difficile per un giocatore essere in forma e trovare le motivazioni giuste, ma non gli daremo alcuna pressione".

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