Toro senza coraggio né attacco. Alex Sandro fa l’Higuain, è il top del match
Nonostante le tante defezioni la Juventus di Massimiliano Allegri batte anche il Torino nel derby della Mole portandosi, in attesa del Napoli, nuovamente in testa alla classifica. A decidere il match la rete di Alex Sandro schierato insolitamente nel tridente offensivo che ha regalato l'1-0 che vale tre punti importantissimi, anche alla luce del fatto che arrivano in una gara affrontata dalla Juve con tante assenze (Mandzukic e Matuidì su tutti) a cui si è aggiunto l'infortunio di Higuain (contusione alla caviglia) dopo soli tre minuti di gioco.
Per Mazzarri invece si tratta della prima sconfitta da quando è subentrato a Mihajlovic sulla panchina granata. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida dello Stadio Grande Torino tra il Torino di Walter Mazzarri e la Juventus di Massimiliano Allegri.
Top, chi può sorridere e perché
Alex Sandro: il ‘nuovo' attaccante bianconero
Massimiliano Allegri lo schiera esterno alto nel tridente d'attacco e lui dimostra di poter essere decisivo anche in quella posizione. Con l'uscita dal campo di Gonzalo Higuain dopo pochi minuti sono le accelerazioni e la forza fisica di Alex Sandro a mettere maggiormente in difficoltà la retroguardia granata. È lui che avvia e conclude l'azione che porta all'importantissimo gol del vantaggio nel momento di maggiore difficoltà per la Juventus. Allegri ha trovato un'altra alternativa per il già ben fornito reparto offensivo bianconero, soprattutto se Asamoah dimostra, come fatto oggi, di non farlo rimpiangere nel ruolo di terzino sinistro.
Bernardeschi a sprazzi, ma decisivo
Entra per sostituire l'infortunato Higuain dopo solo 15 minuti di gioco e risulta ancora una volta determinante. A Federico Bernardeschi manca, come spesso accade, la continuità della prestazione ma quando si accende crea grossi grattacapi alla difesa granata. Suo l'assist per la rete di Alex Sandro e il passaggio filtrante che ha offerto a Paulo Dybala di trovarsi a tu per tu con Sirigu al primo pallone toccato dall'ingresso in campo della Joya. Importante anche il suo apporto in termini di sacrificio e saggezza tattica.
Obi a tutto campo
Da quando Walter Mazzarri ha preso le redini del Torino il livello delle prestazioni offerte da Joel Obi si è alzato vertiginosamente. Anche nel derby contro la Juventus è lui il migliore in campo tra le fila granata: il centrocampista ex Inter risulta determinante in entrambi le fasi offrendo il proprio apporto in fase di interdizione mettendo a disposizione dei compagni il grande agonismo che lo contraddistingue, non tralasciando però di accompagnare Belotti nella fase d'attacco diventando spesso l'uomo più pericoloso in maglia Toro.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Sturaro, quanti errori!
Non basta questa volta il grande impegno e la grande aggressività a Stefano Sturaro per rendere la sua prestazione sufficiente sul campo del Torino. Nonostante il solito apporto in termini di quantità e corsa il numero 27 bianconero sbaglia tantissimo in fase d'impostazione, commettendo tantissimi errori palla al piede che spesso hanno dato il via alle veloci ripartenze dei granata.
Khedira senza mordente
Continua il momento no di Sami Khedira. Il centrocampista tedesco non è al top della condizione e, come accaduto nelle ultimissime prestazioni (su tutte quella con il Tottenham in Champions League), non riesce a fornire il solito contributo in termini di dinamismo ed equilibrio. L'ex Real Madrid fatica nel duello fisico con i mediani avversari, sbagliando parecchio anche in fase di circolazione del pallone senza tentare mai i suoi classici inserimenti senza palla. Avrebbe bisogno di riposare ma i tanti infortuni dei compagni e la non perfetta condizione di Claudio Marchisio lo costringono agli straordinari e sul campo si vede.
Ansaldi: esperimento fallito
Se l'esperimento fatto da Massimiliano Allegri di schierare il terzino Alex Sandro nel tridente d'attacco può considerarsi assolutamente riuscito, lo stesso non si può dire per quello effettuato da Walter Mazzarri schierando Cristian Ansaldi nel ruolo di esterno offensivo. L'argentino infatti si fa vedere soltanto per qualche entrata molto dura sugli avversari e poco altro. Mattia De Sciglio ha gioco facile su quella fascia con l'ex interista che non riesce mai ad arrivare sul fondo per crossare verso il centro dell'area di rigore.