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Torino, Quagliarella si scusa ma i tifosi replicano: “Ora vattene”

Il bomber granata aveva spiegato su Facebook il reale motivo della mancata esultanza dopo il gol su rigore al Napoli: “Non ho chiesto scusa ai tifosi azzurri, ho chiesto di smetterla con le critiche nei miei confronti. Ai tifosi del Toro dico che sono orgoglioso di essere granata”. Non è bastato, nella Curva Maratona compare lo striscione: “Delle tue scuse ce ne freghiamo, adesso è ora che ci salutiamo”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Napoli-Torino, primo tempo. I granata sono in svantaggio dopo il bellissimo gol segnato con un preciso pallonetto da Lorenzo Insigne. Gli uomini di Ventura si riversano in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva. Fallo in area di Ghoulam e penalty dagli undici metri che Fabio Quagliarella si appresta a tirare contro la sua ex squadra, davanti ai suoi ex tifosi del San Paolo che mai gli hanno perdonato il passaggio alla Juventus. Il tiro è perfetto, Reina battuto. Il bomber granata si rivolge alla Curva Sud e non festeggia ma accenna ad un gesto di scusa. Almeno così sembra e tanto basta per scatenare la reazione stizzita da parte dei sostenitori del Toro. Lo stesso giocatore decide di parlare e spiegare che quel gesto aveva tutt'altro significato. A nulla, però, è servito perché in occasione del match di campionato contro l'Empoli nella Curva Maratona (sede abituale del tifo più caldo dei granata) è stato esposto uno striscione che non dà adito a interpretazioni sbagliate… "Delle tue scuse ce ne freghiamo, adesso è ora che ci salutiamo". 

Il malinteso spiegato su Facebook da Quagliarella

Fabio Quagliarella spiega tutto attraverso la sua pagina ufficiale su Facebook e lo fa con il cuore in mano di chi racconta le cose per quello che sono, semplici, da "uomo vero" come definisce chi ammette i propri errori. E quella mancata esultanza e quel gesto per l1-1 su rigore al San Paolo è stato uno ‘sbaglio' che molti hanno interpretato male. Sembrava che il bomber granata si volesse scusare con i suoi ex tifosi per aver segnato al Napoli e invece non è stato così: " Di fronte a un pubblico che per l’ennesima volta offendeva me e la mia famiglia, dopo un gol che attendevo da tempo mercoledì sera l’adrenalina mi ha portato a compiere un gesto che evidentemente non è stato chiaro. Io non ho chiesto scusa ai tifosi del Napoli per aver segnato il rigore: assolutamente no, ci mancherebbe! In quel frangente volevo soltanto dire: basta ostilità, finiamola una volta per tutte, sono un professionista e in quanto tale faccio il mio dovere, ma contro di voi non ho nulla".

Un post lungo e caloroso che non cerca polemiche ma dà spiegazioni. Sia ai tifosi del Napoli sia soprattutto a quelli del Torino che si sono sentiti offesi e traditi da quel gesto mal intepretrato. Ma che oggi, leggendo le parole di Quagliarella non possono che amare ancor più un uomo e un giocatore che dietro al professionismo cela anche il rispetto assoluto per tutti coloro che rappresentano le squadre per cui gioca o ha giocato: "Quel che ora mi preme è di far capire a tutti il mio stato d’animo: gioco nel Toro, che da sempre considero la mia seconda casa, ed è con questa maglia che voglio ritagliarmi uno spazio importante. Chi mi conosce sa quanto sia restio a mettere in piazza le mie emozioni, ma se ho trasmesso un’opinione così sbagliata di me allora è giunto il momento di farlo". Perchè, conclude, "un uomo, quando sbaglia, non deve mai avere paura di chiedere scusa: a maggior ragione se è in buona fede".

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