Torino-Inter, Moratti: “L’arbitraggio? Thohir si dovrà abituare”

Il 3-3 di Torino non è andato giù a Massimo Moratti, presidente uscente dell'Inter. Un po' perchè ci si era fatti la bocca sul 2-3, in 10 uomini, che appariva come un'impresa titanica che non si vedeva dai tempi di Mourinho, un po' perchè Doveri non è stato eccellente soprattutto sotto il profilo interpretativo del regolamento. Il riferimento, non sottinteso, è l'espulsione di Handanovic dopo 4 minuti di gioco per l'uscita a ‘caterpillar' su Cerci. Il resto, rimane una sensazione che qua e là l'arbitro non abbia usato egual metro di giudizio, così come sull'ultimo fallo – colpevole Wallace – da cui è scaturita la punizione-beffa di Belloma su cui Carrizo – altro colpevole – ha dormito.
Silenzio e fastidio – Mazzarri ha preferito non parlare per non pronunciare frasi sconvenienti. Ma il silenzio del tecnico ha fatto puntualmente più rumore di qualsiasi altra dichiarazione. Anche le frasi di Marco Branca che ha assunto le parti ufficiali del club nerazzurro non hanno rasserenato gli animi. Così, oggi pure Moratti ci ha messo del suo sulla partita di domenica sera dove l'Inter – al lordo di come sono andate le cose – ha raccolto anche un buon punto su un campo difficile e contro un avversario decisamente tonico. "È stato un arbitraggio non favorevole ma siamo abituati. Un po' di danno può averlo creato, magari non in maniera determinante" ha sottolineato Moratti che poi ha aggiunto le sue perplessità sull'episodio del rigore: "Io ho dei gravi dubbi anche sul rigore, però sta all'arbitro e ai suoi collaboratori giudicare". Come dire: dopo 4 minuti bisognava aver maggior capacità nel capire che una partita non poteva venire condizionata da un singolo episodio. Purtroppo, però, la colpa non è di Doveri ma di un regolamento sbagliato, criticato (anche dallo stesso Pierluigi Collina) ma ancora in vigore.
Un'Inter dalle spalle larghe – Più che le parole di Moratti, però, sarebbero state interessanti quelle del nuovo proprietario di maggioranza dell'Inter, Erick Thohir che però si trova ancora lontanissimo dalla sua Inter, in Indonesia. Chissà cosa avrà pensato il tycoon asiatico, chissà se avrà visto la partita o se gliel'avranno raccontata. O se sia abituato a queste situazioni, lui uomo di affari e di sport, o se come Moratti in passato, anche lui prenderà in futuro questi accadimenti di petto e a muso duro. Domande la cui risposta è arrivata, attraverso Moratti: "Thohir mi ha scritto sms in continuazione sui suoi stati d'animo, ci è rimasto molto male per quanto successo ma ha la pazienza per capire certe cose. Io, la pazienza, me la sono fatta ormai".