Torino: Immobile torna e segna, Quagliarella fa la pace coi tifosi
Giornata storica per il Torino di Urbano Cairo che riabbraccia dal primo minuto Ciro Immobile, fresco di rientro nel calciomercato invernale dal suo triste girovagare per l'Europa senza trovare meta e pace. Dopo Dortmund e Siviglia, riecco la sua Torino e il suo Torino da dove tutto iniziò. E da dove tutto ricomincia perché nella partita che ha sancito l'era granata 2.0 del bomber napoletano, Immobile non ha deluso le attese, segnando il rigore che ha permesso il vantaggio iniziale contro il Frosinone all'Olimpico. Davanti ai propri tifosi che poco prima dell'inizio del match hanno fatto pace anche con Fabio Quagliarella, dopo le incomprensioni nate a seguito della mancanza d'esultanza al gol contro il Napoli.
Due piccioni con una fava per la festa granata e la gioia della Maratona. Il Torino ha ritrovato in un solo pomeriggio due giocatori che potranno davvero fare la differenza da qui fino alla fine della stagione: Ciro Immobile e Fabio Quagliarella. Due bomber di razza, conterranei, che mai hanno giocato insieme e che avrebbero potuto non farlo nemmeno con Ventura visti i dissapori nati nelle ultime settimane nei confronti di Quagliarella reo di aver segnato al Napoli ma di non aver esultato. Scatenando la rabbia dei granata.
Ma alla fine è arrivata la fumata bianca. Dopo le scuse e le spiegazioni, è arrivato anche il momento di sotterrare l'ascia di guerra. Che non era né necessaria né utile alla causa comune. Pace fatta dunque tra Fabio Quagliarella e i tifosi del Torino, che non gli avevano perdonato la mancata esultanza: l'attaccante nell'anticipo col Frosinone è partito dalla panchina, proprio per lasciar spazio a Ciro Immobile, ma prima del fischio d'inizio si è presentato sotto la curva Maratona, dove ha salutato i tifosi con le braccia alzate al cielo. Un gesto di riconciliazione da parte dell'attaccante, che la curva ha accolto con un lungo applauso e il coro "chi non salta bianconero è".
E chi ha fatto rialzare le braccia al cielo, questa volta per esultare definitivamente, è stato qualche minuto dopo Ciro Immobile che ha segnato il rigore del momentaneo 1-0 granata. Non una ma due volte, visto che l'arbitro ha fatto ripetere il tiro dagli undici metri che non ha però rovinato la festa perfetta del ritorno a casa del figliol prodigo. Un rientro alla grande, immediato, senza fronzoli che ha per un attimo reso l'ultima stagione e mezza passata senza il bomber di Torre Annunziata, subito un ricordo dimenticato. Immobile è ripartito dove aveva lasciato, col gol. 22 ne aveva realizzati nell'ultimo anno in granata e sono bastati solo 9 minuti per gioire di nuovo davanti al proprio pubblico. Scacciando anche gli ultimi fantasmi di un'avventura estera che mai gli ha arriso.