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Torino, il rimpianto di Sirigu: “Pentito di non aver accettato il Nizza”

Il portiere granata, nel corso di un’intervista rilasciata a “Canal+”, ha parlato del suo mancato trasferimento alla squadra della Costa Azzurra: “Mi sentivo ancora troppo legato al PSG per giocare contro di loro”. Carezze al Toro: “È una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano”.
A cura di Alberto Pucci
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Il 30enne portiere sardo, Sirigu, è tornato in Italia nell'estate scorsa dopo l'esperienza col Paris Saint-Germain. I prestiti a Siviglia e Osasuna hanno scandito il suo addio alla Francia. Inevitabile, però, che la su strada prendesse direzione differente. Questione di professionalità e di rispetto nei confronti della società che nell'estate del 2011 lo prelevò dal Palermo. "Mi sono pentito di avere detto no al Nizza – ha detto Sirigu – Quando mi hanno proposto di andare a giocare in Costa Azzurra, la prima cosa alla quale ho pensato e che mi sento ancora troppo legato al PSG per giocare contro di loro".

"Sarebbe stato difficile per me giocare contro i miei ex compagni. In seguito un po' me ne sono pentito, perché è una cosa che un giocatore professionista deve superare. A Nizza c'è una bella atmosfera, è una buona squadra che gioca un bel calcio e ho perso l'occasione di giocarci per un capriccio".

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La dedica al Toro

Nella lunga intervista concessa al canale televisivo transalpino, in realtà il portiere del Torino ha parlato bene anche della sua attuale sistemazione: "Per le strade della città è più facile incontrare tifosi del Toro che della Juve – ha continuato il numero uno di Mihajlovic – Ma anche in Sardegna, dove sono io, ci sono dei club granata. È una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, quindi ha seguito non solo in città, ma in tutta Italia. Rende fieri essere parte di un qualcosa che non è soltanto una squadra di calcio, ma è anche una grande famiglia".

Atteso dalla sfida interna contro il Chievo, Sirigu ha poi parlato anche a Torino Channel: "Con l'Inter è stata una prestazione collettiva confortante. Nell’ultimo periodo siamo migliorati dal punto di vista della sicurezza e della convinzione e finalmente ci riescono giocate che prima si vedevano solo in allenamento".

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