Top e Flop dell’11a giornata di Serie A: da Ibrahimovic a Montolivo
I gol dell’attaccante svedese riportano il Milan in alto. Quinta vittoria di fila per i rossoneri che con Ibra sono ripartiti alla grande. Chi non ha mai smesso è German Denis, al quale l’aria di Bergamo deve aver fatto veramente bene. Si distingue in negativo Riccardo Montolivo, il centrocampista viola si è reso protagonista di una caduta di stile nel pregara di Chievo-Fiorentina.
Ecco il meglio e il peggio dell'ottava giornata di Serie A:
LA TOP 5
Il dominatore dell'11a giornata di Serie A è lui. Per la seconda volta di fila conquista il gradino più alto del podio della Top 5. Prestazione maiuscola per lo svedese, che apre la goleada del Milan ai danni del Catania, realizzando un calcio di rigore, poi regala assist a iosa e giocate di altissimo livello. Ibrahimovic è tornato a segnare, il Milan è tornato a volare. DOMINANTE.
Settimo gol stagionale per "El Tanque", che è a -1 dal su record personale di 8 reti realizzate nel 2008/2009 con la maglia del Napoli. La difesa del Cagliari non ha trova mai le contromisure adeguate per un giocatore, che pare essere definitivamente tornato ai livelli di quando militava nel Colon e nell'Independiente. Bergamo è ai suoi piedi. BOMBER DI RAZZA.
Se non segna fa segnare gli altri. L'azione che risolve Lazio-Parma (gol di Sculli), nasce da una micidiale accelerazione del tedesco, che semina il panico nella difesa emiliana, permettendo prima a Kozak di tirare verso la porta, poi a Sculli di ribadire in rete. E' l'uomo simbolo della Lazio prima in classifica. Con i biancocelesti sta vivendo una seconda giovinezza. DECISIVO.
Dove era finito Josip Ilicic? Si era perso tra repentini cambi di allenatore, di modulo, e di posizione in campo. Restituito per la prima volta al ruolo che predilige – trequartista a ridosso della prima punta – lo sloveno torna a giocare come facevo lo scorso anno. Suggella una performance da appluasi con un gol che lo riconcilia con il pubblico del "Barbera". RITROVATO.
A risolvere i misteri arcani della formazione mandate in campo da Luis Enrique, ci pensa l'attaccante spagnolo. Entra al 18′ della ripresa quando il pareggio tra Novara e Roma sembrerebbe già scritto. In meno di dieci minuti cambia il volto della partita. Come? Tirando verso la porta avversaria, qualcosa di sconosciuto nella Roma guidata dell'asturiano. RISOLUTORE.
LA FLOP 5
L'inqualificabile sorriso nel minuto di silenzio prima di Chievo-Fiorentina, basterebbe per andare dritto al primo post della flop five. Le scuse nel dopo partita non bastano a placare le polemiche scatenate per un gesto impossibile da giustificare. Inoltre, il centrocampista della Nazionale, disputa anche una partita mediocre, come tutta la Fiorentina del resto. IRRISPETTOSO.
Nella "Caporetto" del Catania a Milano ci mette il suo zampino. Fresco di rinnovo di contratto fino al 2016, il centrocampista di Montella segna un gol, ma nella porta sbagliata. per una prestazione assolutamente non all'altezza delle precedenti. Per la prima volta prende un voto al di sotto della sufficienza. Un piccolo neo in un inizio di stagione superlativo. SFORTUNATO.
Neanche l'arrivo di Arrigoni in panchina al posto dell'esonerato Giampoaolo, ha restituito il sorriso a un Cesena sempre più ultimo,unica squadra in tutta la Serie A ancora a secco di vittorie. Candreva dovrebbe essere il valore aggiunto al centrocampo bianconero, in realtà insieme all'irriconoscibile Parolo fa solo danni. Eterna promessa che non riesce a compiere il salto di qualità. EVANESCENTE
Il centrocampo del Cesena finisce nell'occhio del ciclone, ma non è che l'attacco se la passi meglio. Il rientro di Adrian Mutu non basta a risollevare le sorti di un reparto che statisticamente aveva fatto fino a ieri meglio solo del Lecce. Ma i salentini sono riusciti a buttarla dentro, impresa che al brasiliano Eder non riesce mai. BOCCIATO SENZA APPELLO.
L'ex Lecce e AZ ALKMAR è uno di quei centravanti che come si dice in gergo tecnico " aiuta la squadra a salire". Ecco, però se il tuo ruolo è quello di attaccante, ogni tanto fare anche qualche gol non guasterebbe. Pellè nel match contro la Lazio non sfrutta a dovere due ottime occasioni, e nel finale la squadra di Colomba viene trafitta da Giusppe Sculli. SPRECONE.