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Tony Adams stuzzica Ramsey: “Hai firmato per la Juventus, un club inferiore all’Arsenal”

L’ex difensore dei Gunners non ha approvato la scelta del gallese di lasciare Londra: “Credo sia normale che voglia provare una nuova esperienza, ma lui è troppo bravo. Aaron è un giocatore troppo forte, da non lasciar andare, uno da trattenere sempre. Non capisco perché ha voluto lasciare l’Arsenal per la Juventus”.
A cura di Alberto Pucci
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Aaron Ramsey non vede l'ora di cominciare la sua avventura nella Juventus. Il centrocampista gallese, acquistato dal club bianconero nella sessione invernale di mercato, dovrà però aspettare fino alla prossima estate per indossare la maglia dei campioni d'Italia: un breve periodo di tempo, nel quale cercherà di dare tutto per la causa dell'Arsenal. A far da contraltare alle tante voci che hanno accompagnato positivamente la firma del giocatore sul contratto con la dirigenza della Juventus, è però sceso in campo Tony Adams.

L'ex difensore dei Gunners, definito una bandiera dai tifosi per aver messo insieme 669 presenze e 48 gol con la società londinese dal 1983 al 2002, ha infatti bocciato senza mezzi termini la scelta di Ramsey: "Credo sia normale che voglia provare una nuova esperienza, ma lui è troppo bravo – ha spiegato ai microfoni di Sky Sports UK –  Aaron è un giocatore troppo forte, da non lasciar andare, uno da trattenere sempre. E poi, a essere onesti: perché andare alla Juventus? Una squadra ben più piccola dell'Arsenal. Gli altri magari la pensano in un altro modo, ma credo che i Gunners siano più grandi dei bianconeri".

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La nuova missione di Tony Adams

Sempre sopra le righe, anche quando si presentò ai tifosi del Granada nell'aprile del 2017 ("Sono qui per dare calci nel culo ai miei calciatori e vincere le prossime sette partite"), il 59enne allenatore inglese oltre alla frecciata lanciata in direzione Torino ha anche parlato del lavoro della sua associazione: la "Sporting Chance Clinic".

Spesso ostaggio dell'alcol quando era in campo, Tony Adams adesso offre il proprio aiuto a chi ha gli stessi problemi che ha dovuto combattere lui in carriera: "Forniamo solitamente un supporto educativo – ha spiegato Adams, che ha già curato un certo numero di calciatori e stelle dello sport, consentendo loro di rimettersi in carreggiata – Spieghiamo ai giocatori i pericoli e i problemi legati all'alcol e al gioco d'azzardo".

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