Tifosi delusi a Perugia, Santopadre: “Vi rimborso gli abbonamenti”
Il campionato di Serie B sembrava iniziato sotto ben altri auspici per il Perugia: partenza a razzo degli umbri poi sgonfiatisi fino a essere risucchiati verso il centro della classifica a 12 punti (4 vittorie e 5 sconfitte). Trend di rendimento negativo: 3 punti nelle ultime sei gare hanno causato il malumore della tifoseria che già sognava di poter per la promozione in A, come non accadeva da anni. L'atteggiamento di sfiducia non è piaciuto al presidente, Massimiliano Santopadre, che ha espresso il proprio disappunto nei confronti del popolo di sostenitori perugini in una maniera molto particolare: coloro non credono più nelle potenzialità e nel progetto di squadra e società passino pure per la società, vedranno rimborsati i soldi dell'abbonamento. Una reazione tanto determinata quanto provocatoria che il numero uno del perugia spiega così: "Dopo tre anni vissuti insieme c’è chi crede in quello che faccio – sbotta Santopadre -, ma appena la squadra ha una flessione oppure i risultati non sono soddisfacenti e pari alle attese allora si parla a sproposito… parole insensate che a me oggi fanno male".
Il patron, però, non si lascia scoraggiare e nemmeno intimidire dal clima di contestazione. Anzi, trova il modo per sferzare la squadra. "Non alcuna intenzione di mollare ed anzi, io rilancio. A chi non vuol darmi più fiducia dico che può passare quando vuole allo stadio e rivolgersi al botteghino per riprendersi i soldi spesi per pagare l'abbonamento". Ma cosa è successo alla squadra che tanto entusiasmo aveva suscitato a inizio stagione? "La colpa è di tutti, tutti insieme, me compreso. L’appagamento nel calcio è la cosa più deleteria che può capitare – ha aggiunto il presidente perugino -. A Crotone sabato scorso abbiamo perso contro una squadra che aveva fame e noi non ne avevamo".