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Tavecchio, le frasi schock contro gay ed ebrei. “Falso, è un ricatto”

Una registrazione diffusa dal Corriere della Sera porta alla luce le espressioni che mettono il presidente della Figc ancora una volta nell’occhio del ciclone dopo le polemiche sui calciatori mangia-banane e di colore.
A cura di Maurizio De Santis
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Ricordate ‘Opti Poba' e i calciatori di colore? Oppure le frasi sulle donne che giocano al calcio? Questa volta il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, finisce nell'occhio del ciclone per la registrazione di un'intervista concessa a Massimiliano Giamcomini (direttore di Soccerlife) e diffusa dal Corriere della Sera. Cosa ha detto di così grave il numero uno del calcio italiano? Avrebbe usato espressioni antisemite quando, parlando degli ebrei, avrebbe affermato che è "meglio tenerli a bada"; parole offensive nei confronti degli omosessuali quando, in riferimento a un ex dirigente della commissione antidoping della Federazione, lascia filtrare l'altra dichiarazione che ha sollevato scalpore: "Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo".

Le frasi schock del presidente federale, Tavecchio

"Tutto il patrimonio di Cecchi Gori lo rileva un certo Anticoli" (l’imprenditore che nel 2008 vendette un piano del palazzo di piazzale Flaminio 9, a Roma, alla Lnd, ndr).
"Un ebreaccio. io non ho niente contro gli ebrei eh. Io sono il primo a sostenerli. In tutta la mia vita, ho lavorato, ero direttore di 28 filiali in Lombardia, c’erano tre filiali, quelle che andavano meglio, c’era dentro un ebreo".
"È meglio tenerli a bada. Ma mi dica una cosa è vero che lui…"
"Io non ho niente contro gli omosessuali. Però meglio lontani da me, io sono normalissimo".

Tavecchio smentisce: Io, vittima di un ricatto

Contattato dal quotidiano di via Solferino, Tavecchio ha replicato a quella notizia diffusa con fermezza sostenendo di "essere vittima di un ricatto", di avere "ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della FIFA. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune". 

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