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Tavaroli: ‘Moratti mi chiese di spiare Vieri, anche altri calciatori dell’Inter furono spiati’

L’ex capo della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli ha detto che Moratti, di persona, gli chiese di indagare su Vieri, che non fu l’unico calciatore dell’Inter ad essere spiato.
A cura di Alessio Morra
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L'ex capo della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli ha detto che Moratti, di persona, gli chiese di indagare su Vieri, che non fu l'unico calciatore dell'Inter ad essere spiato.

Pochi giorni fa il Tribunale di Milano ha stabilito che l’Inter e Telecom Italia dovranno dare un milione di euro a Christian Vieri per l’attività di dossieraggio ai suoi danni. L’ex calciatore, nel 2008, aveva citato la sua ex squadra e la principale compagnia telefonica italiana perché lo avevano fatto spiare quando era un calciatore dell’Inter. Oggi sono arrivate nuove rivelazioni da parte di Giuliano Tavaroli. L’ex capo della sicurezza di Telecom, intervistato a ‘la Zanzara’, ha detto che Moratti gli chiese di indagare su Vieri, che non fu l’unico calciatore nerazzurro ad essere spiato:

Di controllare Vieri me lo chiese Moratti di persona, non al telefono. Le operazioni poi sono state fatte da un fornitore, la famosa agenzia di Cipriani. Sono due episodi, 2001 e 2003. Il primo riguardava l’Inter, la verifica del rispetto contrattuale dei comportamenti di certi giocatori, non solo Vieri. Il secondo invece riguardava la Pirelli perché Vieri doveva fare il testimonial. In questo caso abbiamo controllato il suo traffico telefonico. Abbiamo controllato anche altri giocatori dell’Inter, ma non ci hanno fatto causa. Vai a sapere perché. Forse non hanno accusato inquietudine e ansia come Vieri. Moratti lo incontrai di persona. C’era un regolamento di squadra sulla vita dell’atleta che andava rispettato, il problema era il rispetto di questo regolamento. Furono sicuramente commessi degli abusi sul traffico di Vieri.”

Non è mai esistito un dossier su Luciano Moggi, ma Tavaroli prese informazioni sull’ex Direttore Generale della Juventus.

Su Moggi non esisteva un dossier, ma ci fu la richiesta di verificare informazioni date all’Inter da un arbitro su presunti comportamenti di Moggi. Moratti mi disse: ‘abbiamo ricevuto queste informazioni, vogliamo vedere se sono credibili’. Parte degli accertamenti vennero svolti con attività illecite. Giraudo invece non venne controllato.”

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