Tacchinardi: “Higuain e Bonucci, due pesi e due misure”
L’ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi, talent di Mediaset Premium, si è espresso sulle decisioni arbitrali degli ultimi due turni ed ha parlato apertamente della disparità di trattamento tra Bonucci e Higuain. Il primo non è stato espulso dall’arbitro Rizzoli nel derby di Torino nonostante avesse appoggiato la testa sul capo del miglior direttore di gara italiana, mentre il secondo è stato espulso da Irrati in Udinese-Napoli e adesso rischia una pesantissima squalifica per via di una reazione alquanto scomposta:
Ho giocato nella Juve, ma posso essere lo stesso imparziale: su alcune cose i tifosi del Napoli hanno ragione ad infuriarsi. Perché quindici giorni fa Bonucci si è permesso di avvicinare la propria testa a quella di Rizzoli ma è stato salvato, mentre Higuain ieri ha messo le mani addosso all’arbitro ed è stato espulso. Il Pipita non doveva permettersi di fare quel gesto ma anche il difensore della Juve ha sbagliato eppure non è stato espulso. Secondo me dev’esserci equità di giudizio. In campo è bello battagliare testa a testa però non posso vedere episodi così simili essere valutati in modo così differente.
Nell’intervista concessa a ‘Radio Anch’io Sport’ il quarantenne ex calciatore, che con la Juventus ha vinto tutto, sostiene che nonostante i sei punti di ritardo il Napoli ha ancora la possibilità di vincere il campionato:
Ho vissuto campionati con nove punti di vantaggio e mi sono trovato indietro di otto, quello del famoso 5 maggio e prima con la famosa pioggia di Perugia. Il campionato non è mai finito fin quando non c’è la matematica. Il Napoli sta facendo qualcosa di grandissimo ma non è facile tenere sempre la stessa tensione e la stessa intensità mentale, indipendentemente se si gioca prima o dopo l’avversario. Bisogna essere abituati a giocare tutto l’anno a certi livelli: la Juve lo è, il Napoli non ancora. Meglio la Juve di Conte o di Allegri? Conte ha fatto ripartire la Juventus dopo anni negativi, Allegri ha una squadra con una rosa forte che Conte non aveva. I bianconeri di Allegri vanno in gol con tanti elementi e per la Serie A hanno una qualità pazzesca. Il Napoli è Higuain dipendente.
Tacchinardi ha omaggiato anche Cesare Maldini, scomparso a ottantaquattro anni, che è stato il suo allenatore nell’Under 21 tra il 1994 e il 1996:
Ricordo la sua Under 21. Con me c’erano campioni come Nesta, Cannavaro e Totti. Eravamo guidati da un papà e non da un allenatore. Maldini aveva una grande umanità e ci trasmetteva competenza e serenità. Non era né invidioso né cattivo.