Szczesny stoppa il Cagliari, Douglas Costa cambia il match. Dybala non brilla e si fa male
Si apre con una vittoria molto sofferta sul campo del Cagliari il girone di ritorno della Juventus. I bianconeri colpiscono due legni ma devono poi ringraziare il proprio portiere quando i padroni di casa spingono. Nel finale ci pensa Bernardeschi servito splendidamente da Douglas Costa a regalare tre punti importantissimi in chiave scudetto ai piemontesi. Una Juventus che rischia anche di vedersi assegnare contro un rigore per un fallo di mano in area di Bernardeschi non sanzionato né da Calvarese né dal Var. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida della Sardegna Arena tra il Cagliari di Diego Lopez e la Juventus di Massimiliano Allegri.
Top, chi può sorridere e perché
Vittoria targata Szczesny
Massimiliano Allegri lo aveva caricato in settimana incoronandolo come erede di Gigi Buffon e contro il Cagliari Wojciech Szczęsny ha voluto ricambiare la stima del proprio allenatore con alcuni interventi incredibili che hanno evitato ai bianconeri di capitolare. La parata di puro istinto sul colpo di testa a botta sicura di Leonardo Pavoletti e la deviazione con la punta delle dita sulla bordata ravvicinata di Farias che fa finire il pallone sul palo valgono almeno due gol.
Corsa e qualità: Barella batte Matuidì
Vincere il duello sul piano dell’atletismo e dell’agonismo con uno come Matuidì non è di certo impresa semplice. Facendolo mettendo in campo anche una buona qualità lo è ancora di più. Ancora una volta il 20enne Nicolò Barella conferma quanto di buono si dice sul suo conto mettendo sul piatto un’ottima prestazione anche contro una corazzata come la quella bianconera. Ecco perché il Cagliari ha pubblicizzato il suo prolungamento del contratto fino al 2022 come si trattasse di un grande acquisto.
Douglas Costa – Bernardeschi ‘salvano’ la Juve
Un palo e un gol per Federico Bernardeschi che come accaduto spesso quando schierato da titolare riesce ad andare in rete. Una rete che pesa tantissimo perché consente alla Juventus di sbloccare una gara nella quale ha avuto molte difficoltà nel costruire chiare azioni da gol. Ma grande merito di questa fondamentale marcatura va a Douglas Costa che con una sua progressione regala di destro un pallone solo da spingere in porta per l’ex Fiorentina.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Senza Mandzukic la catena di sinistra bianconera non va
Funziona male la catena di sinistra della Juve. Alex Sandro spinge poco ed è spesso costretto a rincorrere Faragò che si propone al cross con discreta continuità. Il brasiliano non convince patendo anche il modulo asimmetrico schierato da Allegri con Paulo Dybala che, a differenza di quanto fa solitamente Mario Mandzukic, giostra in posizione centrale lasciando in inferiorità numerica la coppia formata dallo stesso Alex Sandro e da un Matuidì non in grande serata. Non è un caso che quando entra in campo il croato la Juventus soffra meno su quella corsia.
Dybala non brilla e si fa male
Dopo un buon inizio e una traversa colpita con una pregevole conclusione da calcio piazzato Paulo Dybala si è lentamente eclissato. L’argentino si limita a duettare con Miralem Pjanic sulla trequarti senza affondare mai il colpo. Al primo scatto degno del suo nome si fa male e deve abbandonare il campo per un infortunio muscolare lasciando spazio a Douglas Costa che cambierà poi l’inerzia della gara.
Pipita spento
Non è stato il peggiore in campo, qualcosa di positivo lo ha fatto anche vedere, ma da un centravanti come Gonzalo Higuain ci si aspetta sempre un altissimo rendimento e soprattutto che sfrutti le occasioni create. Il Pipita invece è poco coinvolto nella manovra bianconera e nelle rarissime circostanze ha la possibilità di calciare verso la porta avversaria difetta di mira o addirittura nel controllo del pallone.