Szczęsny fa miracoli, Matuidi è l’arma in più. La Roma si sveglia tardi e sfiora il pari
Approfittare della sconfitta dell’Inter sul campo del Sassuolo, rispondere al successo del Napoli e dimostrare ancora una volta la propria forza. Juventus e Roma avevano un motivo in più per portare a casa questi 3 punti e trascorrere un Natale all’insegna della vittoria. A trionfare sono stati i bianconeri che si sono imposti sui giallorossi con il punteggio di 1-0. Il gol di Benatia ha consentito alla squadra di Allegri di fare un balzo importante in classifica e portarsi a ridosso della squadra di Sarri. Allegri ripropone la squadra tipo con ma con Dybala ancora in panchina (rimasto lì per tutta la partita), con Higuain, Mandzukic e Cuadrado in campo dal primo minuto in attacco nel 4-3-3 dei campioni d’Italia.
Di Francesco ha risposto con il tridente ElSha-Dzeko-Perotti. La squadra migliore per una notte fondamentale in chiave scudetto. Protagonista della gara, sicuramente lo stesso Benatia autore anche di un gol fondamentale ai fini del risultato. Ma nel gelo delle Torino bianconera, quella di Matuidi e Mandzukic è stata una partita a dir poco strepitosa, forse uno dei migliori in campo. Male per la Roma Nainngolan è stato infatti uno dei peggiori in campo, praticamente in difficoltà fin dal primo minuto. Da lui ci si aspettava sicuramente di più. Ma andiamo dunque a vedere quali sono stati i top e i flop di questo emozionante Juventus-Roma.
I migliori in campo all’Allianz Stadium
Benatia: l’ex che non perdona
Qualcuno direbbe che quello realizzato da Benatia nel primo tempo, rappresenti il più classico dei gol dell’ex. Il difensore marocchino infatti, ha aperto le marcature di questo Juventus-Roma realizzando il gol del momentaneo 1-0. Una rete che rappresenta un po’ la ciliegina sulla torta di una prestazione che da lì in poi, decollerà completamente per il centrale dei bianconeri. Sempre preciso a chiudere ogni sortita offensiva dei centrocampisti della Roma che provavano a metterlo in difficoltà con inserimenti in verticale, ma soprattutto prezioso su Edin Dzeko, sempre tallonato per tutta la gara dal difensore della squadra campione d’Italia.
Spesso si permette il lusso di rischiare qualcosina in fase di disimpegno peccando di leziosità, ma questo dimostra anche grande sicurezza nei propri mezzi. E’ il nuovo Bonucci? Forse no per caratteristiche, ma sicuramente vedendo questo assetto e i pochi gol subiti nelle ultime gara dalla Juventus, Allegri ha trovato l’uomo che mancava per riempire il tassello vuoto lasciato dall’ormai centrale e capitano del Milan. Nel finale di gara contro la Roma per poco, dopo una gara impeccabile, non regalava la palla dell'1-1 ai giallorossi che Schick, fortunatamente per lui, ha sprecato anche grazie ad un super Szczesny.
E’ Matuidi l’uomo in più di questa Juventus
Allegri ha impostato così il suo 4-3-3: palla agli esterni d’attacco e continui inserimenti verso il centro dell’area di rigore avversaria da parte delle due mezz’ali. I diretti interessati erano Khedira e Matuidi. Quest’ultimo, schierato sulla parte sinistra, ha interpretato al meglio le indicazioni di Allegri per cercare di sorprendere la Roma.
Il centrocampista francese infatti, è stato una vera spina nel fianco partecipando sempre alle azioni offensive orchestrate al meglio da Mandzukic con il croato che libera sempre spazi importanti per l’ex Psg bravo a farsi trovare pronto nei tagli in area di rigore e più volte pericoloso anche in termini di conclusioni in porta. Ha messo più volte in difficoltà anche uno intelligente tatticamente come Florenzi. Il che vuol dire davvero tanto.
Mandzukic e Pjanic da paura
Una freccia, un fulmine da cui non ci si può trovare scampo, un vero jolly per Allegri che stravede per questo incredibile Mandzukic. Il croato ha rappresentato davvero un problema per la difesa della Roma. Le palle girate da Higuain e Pjanic sulle fasce, passavano molto spesso proprio sull’out sinistro occupato dall’esterno ex Bayern Monaco che puntando spesso Florenzi e De Rossi che andava in raddoppio, ha saputo portare i giallorossi a concentrarsi molto su di lui, lasciando liberi spazi importanti per gli inserimenti dei vari Khedira e Matuidi.
A tratti impressionate per forma fisica, anche l’altro ex di turno, Miralem Pjanic. Il centrocampista bosniaco con grande sicurezza, e caparbietà, gioca una partita praticamente perfetta facendo girare palloni lungo le fasce. E’ sempre a lui a fare da scudo alla difesa quando le due mezz’ali si inseriscono in attacco. Giocatore cresciuto tantissimo e a tratti a dir poco impressionate.
Flop assoluti di questo Juventus-Roma
De Rossi in ritardo e spesso in affanno
Come spesso accade in queste occasioni, ovvero durante le sfide importanti, quelle di cartello, Daniele De Rossi diventa frenetico nelle giocate e poco lucido a gestire il temperamento in campo che spesso lo porta a compiere anche falli ingenui, come quello che gli è costato, nel primo tempo, il cartellino giallo dopo un’entrata inutile, ma anche pericolosa, su Barzagli.
Ma la sua bocciatura è dovuta più che altro ad una palese difficoltà del capitano giallorosso nel riuscire a stare dietro al frenetico ritmo imposto dalla Juventus a centrocampo che lo hanno fatto andare completamente nel pallone. Fra inserimenti di Khedira e Matuidi, l’impostazione di gioco di Pjanic e spesso anche il recupero fino alla linea dei centrocampisti da parte di Cuardado, per ‘Danielino’ la partita è stata un vero incubo.
Un ‘Ninja’ poco in evidenza
Ci si aspettava decisamente di più da lui. Forse anche Di Francesco glielo avrà detto nell’intervallo, perchè il Nainggolann visto nella prima frazione contro i bianconeri è sembrato la brutta copia del calciatore energico e combattivo che siamo abituati a vedere. Leggermente fuori forma, il belga, così come De Rossi, è rimasto probabilmente spiazzato dal gioco della Juventus che non dava assolutamente tempo di ragionare ai giallorossi in mezzo al campo.
Ha perso anche diversi contrasti, non da lui che solitamente è un leone in questo con gli scontri in campo come suo vero cavallo di battaglia. Si è ripreso leggermente nella ripresa ma ci vuole ben altro per dimostrare quel che ha fatto vedere di buono la scorsa stagione e a tratti anche in questo campionato. Opaco.
El Shaarawy in difficoltà nel tridente giallorosso
Avremmo potuto tranquillamente bocciare sia Dzeko che Perotti, ma nel tridente offensivo giallorosso schierato inizialmente da Di Francesco, colui il quale forse si è fatto vedere meno dei tre, è stato proprio El Shaarawy. Autentico eroe di Champions con quella doppietta al Chelsea, si è guadagnato la fiducia di Di Francesco che con il tempo l’ha sempre considerato poi un titolare fisso.
E invece il ‘Faraone’ non ha alzato la cresta, anzi, gli undici bianconeri in campo glie’hanno fatto completamente abbassare facendogli toccare davvero pochissimi palloni. In questo sono stati bravi Alex Sandro e Mandzukic che avevano il compito di tenerlo a bada. Neanche le iniziative personali hanno portato a qualcosa di buono. Praticamente annullato dalla difesa bianconera. Inevitabile la sua sostituzione con Schick.