Svezia, Stromberg provoca: “Il biscotto del 2004? In Italia ho visto di peggio”
Non c'è Zlatan Ibrahimovic? Pazienza, ad attaccare la squadra italiana a pochi giorni dalla sfida con la Svezia ci ha pensato una vecchia bandiera del calcio svedese. Rimasto nel cuore della tifoseria dell'Atalanta, che lo ha applaudito dal 1984 al 1992, Glenn Stromberg è oggi un attento commentatore televisivo di "Sveriges Television" e anche lui ha voluto dire la sua sull'imminente sfida mondiale tra la sua nazionale e quella di Buffon e compagni.
"Sono convinto che entrambe le squadre abbiano il 50% di possibilità di andare in Russia – ha spiegato l'ex giocatore nerazzurro ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" – A decidere saranno i dettagli e per noi potrebbe fare la differenza Emil Forsberg. Ibra? E' il miglior giocatore che questo Paese abbia prodotto negli ultimi decenni. Con lui vincevamo anche giocando male e a volte vinceva da solo".
Le certezze della nazionale azzurra
Secondo Stromberg, dunque, il risultato non è così scontato come molti vorrebbero far credere: "Per storia e tradizione tutti vedono l'Italia al Mondiale quasi di diritto – ha continuato – Anche in Svezia c'è chi pensa così. Io, però, trovo che gli Azzurri abbiano avuto qualche problema nell'ultimo periodo e abbiano perso certezze". Di certo c'è che in Italia nessuno ha scordato il famigerato biscotto tra svedesi e danesi nell'Europe 2004.
Stromberg, però, non ci sta: "Quella partita è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in quella degli svedesi. Ma non vedo come vi possiate lamentare. Anzitutto, quando un risultato è utile a entrambe le squadre in campo, le probabilità che si verifichi aumentano. Forse vi fate condizionare dal luogo comune sulla sportività degli scandinavi, ma è una cosa che succede in tutte le parti del mondo. E poi, se devo essere sincero, in Italia ho visto accadere molto di peggio, altro che biscotto".
