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Svezia, parla il ct: “Ibra? Io non chiamo nessuno, se ci ha ripensato chiami lui”

Il commissario tecnico Jan Andersson, che porterà la squadra svedese in Russia dopo aver superato il playoff con l’Italia, ha preso la parola dopo le recenti dichiarazioni del nuovo attaccante dei Los Angeles Galaxy.
A cura di Alberto Pucci
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Sulla bocca di tutti per il recente accordo con la squadra statunitense di Los Angeles, Zlatan Ibrahimovic ha sollevato un bel polverone con le sue parole dedicate alla nazionale svedese. Il gigante di Malmoe, che in gialloblu oltre ad aver segnato diversi gol ha fatto anche il capitano, aveva risposto in maniera graffiante alla domanda sulla possibilità di un suo clamoroso ritorno in nazionale.

"La Nazionale svedese mi chiama ogni giorno per sapere come sto, come vanno le cose, cosa sto pensando. Se vorrò andare ai Mondiali ci sarò. Altrimenti no". Un concetto in puro stile "Ibrahimovic", che però non è andato giù al commissario tecnico Jan Andersson. Il 55enne ct svedese, che in occasione del doppio confronto con gli Azzurri aveva già dimostrato di avere il pelo sullo stomaco, ha così risposto per le rime all'ex attaccante del Manchester United.

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La replica del ct

"Zlatan Ibrahimovic ha preso la decisione nel 2016 di lasciare la nazionale – ha spiegato il tecnico, davanti ai microfoni di alcuni media svedesi – Rispetto questa sua scelta, ma non sarò certo io a chiamarlo. Se ci ha ripensato e vuole tornare in nazionale, mi chiama. Ma io non telefono a nessuno". Una decisa presa di posizione, arrivata a pochi giorni da altre dichiarazioni dello stesso Andersson: "Se i giocatori cambiano idea devono informare me, a quel punto se ne parla. E’ bello che tutti vogliano giocare in nazionale, ma questo non cambia il mio punto di vista".

In attesa di ulteriori dichiarazioni di Ibrahimovic, che difficilmente si farà scivolare addosso le parole del commissario tecnico, la nazionale svedese si prepara alla seconda amichevole (in programma nelle prossime ore contro la Romania), dopo aver perso in casa contro il Cile di Arturo Vidal. La maglia di Ibra, oggi è sulle spalle di Toivonen: non è proprio la stessa cosa, ma trattasi comunque di avversario scomodo. E per conferma chiedere a Leonardo Bonucci.

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