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Svelati i motivi della rottura tra Douglas Costa e il Bayern Monaco

Il centrocampista nazionale brasiliano si è rivelato un giocatore sempre più determinante per la stagione bianconera: arrivato in estate, si è ambientato subito per trasformarsi in un elemento essenziale per Allegri e i compagni. Con tanti saluti al Bayern Monaco.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' attualmente il miglior acquisto della Serie A e tra i migliori giocatori in assoluto, un vero e proprio crack: è Douglas Costa, il brasiliano prelevato dal Bayern Monaco in estate da parte ella Juventus e al momento uno dei protagonisti della cavalcata bianconera verso il settimo scudetto consecutivo e – forse – verso la quarta Coppa Italia in 4 anni.

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Stagione da top player. Un giocatore che ha sorpreso, per tecnica, qualità, intelligenza tattica. Si è adattato velocemente, senza alcun problema, metabolizzando le differenze tra Bundesliga e Serie A in poco più di un mese, dandosi subito a disposizione di mister Allegri che lo ha inserito pian piano senza più toglierlo da campo: 44 partite tra campionato e Coppe, conditi da 5 gol e 13 assist complessivi ma soprattutto prestazioni maiuscole.

L'uomo in più della Juve. Se il finale di stagione della Juventus è stato molto positivo, molto è dipeso proprio da Douglas Costa, capace di cambiare gli equilibri come si è visto nell'ultimo match, contro il Bologna quando ha ‘spaccato' la partita conducendo la Juve al recupero e alla vittoria. Ma già in più occasioni il suo ingresso ha inciso in maniera determinante sulle prestazioni e sul risultato finale rivelandosi anche per i compagni – soprattutto d'attacco – un prezioso punto di riferimento.

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Il retroscena svelati. Molti si sono chiesti come mai un giocatore del genere sia stato ceduto senza troppe attenzioni da parte del Bayern Monaco che difficilmente lascia andare talenti del genere. E a rispondere a questo quesito ci ha pensato Claudia Garcia, nota giornalista brasiliana di Rete Globo che ha svelato un aneddoto che ha portato alla rottura tra il brasiliano e i bavaresi: “Aveva chiesto un aumento di stipendio non gradito al club, poi perché si era incrinato qualcosa all'interno del gruppo e con la società nella gestione Ancelotti mal gradita dal giocatore". 

L'affare Juve. In effetti, Costa con Guardiola aveva mostrato il meglio di sè, poi con l'avvento del tecnico italiano – complice qualche panchina di troppo – l'idillio si era interrotto e il meccanismo inceppato. L'ex Shakhtar aveva finito per chiedere la cessione e subito si era inserita la Juventus che lo ha prelevato sena alcun indugio.

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