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Sven Goran Eriksson torna in panchina a 70 anni, è il ct delle Filippine

L’allenatore svedese, che in Italia ha legato i suoi ricordi più belli alla Lazio, è di nuovo in gioco: ha accettato l’incarico di commissario tecnico delle Filippine ed esordirà ufficialmente il prossimo 13 novembre. E’ la quarta nazionale nella sua carriera dopo le esperienza con Inghilterra, Messico e Costa d’Avorio.
A cura di Maurizio De Santis
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Che fine ha fatto Sven Goran Eriksson? Se credete che a 70 anni abbia deciso di godersi la pensione e restare nel mondo del calcio da osservatore vi sbagliate. L'allenatore svedese non ha alcuna intenzione di ritirarsi e così ha accettato un nuovo incarico dopo le ultime stagioni trascorse in Cina tra Guangzhou, Shanghai SIPG e Shenzen: adesso è il commissario tecnico delle Filippine, un ritorno in panchina dopo circa un anno d'inattività ufficializzato dalla federazione di Manila proprio in queste ore.

Lo staff tecnico. Tra i collaboratori che saranno con Eriksson nelle Filippine c'è anche l'irlandese Scott Cooper, una vechia conoscenza del neo ct che aveva lavorato con lui già ai tempi del Leicester e che ad agosto scorso era stato nominato come ct  ‘ad interim' dopo le dimissioni dell'ex difensore centrale dell'Inghilterra, Terry Butcher. Esordio previsto per il prossimo 13 novembre in occasione di un incontro dell'AFF Championship, campionato del Sud-Est asiatico, una sorta di assaggio in vista dell'Asian Cup in programma tra gennaio e febbraio.

La carriera. E la quarta esperienza alla guida di una nazionale per Eriksson che in precedenza era stato al timone dell'Inghilterra (per ben cinque stagioni, dal 2001 al 2006), del Messico e della Costa d'Avorio (da marzo a giugno del 2010). Sulla panchina dei club, invece, in Italia lo ricordano per aver allenato la Fiorentina, la Sampdoria, la Roma e soprattutto la Lazio con la quale conquisterà anche lo scudetto e la Supercoppa Uefa (stagione 1999/2000). Goteborg e Benfica el altre società dove ha lasciato il segno in carriera, nel Manchester City farà solo da comparsa rispetto alle ambizioni della vigilia: nonostante una campagna acquisti di un certo rilievo, i Citizens non vanno oltre il nono posto in campionato e riescono a qualificarsi per la Coppa Uefa solamente grazie al primo posto della classifica Fair Play.

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