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Supercoppa Juventus-Milan: Higuain al passo d’addio? Che sfida a CR7, l’uomo delle finali

La finale di Supercoppa italiana nel duello tra i due ex madrileni. Il Pipita sembra sempre più lontano dal Milan. Cristiano Ronaldo ha segnato sette gol nelle ultime sei sfide per il titolo al Real Madrid. Ne ha vinte 19 in carriera e può riportare alla Juventus un trofeo che manca dal 2015. I numeri in campionato parlano chiaro. Higuain, ha detto Capello, deve ritrovare soprattutto serenità.
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"Continuano a fotografarmi". Nel gesto di stizza di Gonzalo Higuain alla security rossonera c'è l'immagine della Supercoppa a Gedda.  L'uomo al centro del mirino è lui, il Pipita che a quanto dicono dall'Inghilterra vorrebbe chiudere in anticipo la sua esperienza al Milan. Ma al centro della storia, anche la sua, c'è la Juventus, c'è un intreccio complesso di mercato, una fiducia da ritrovare e un duello con Cristiano Ronaldo, l'oro di Allegri che cerca il primo trofeo in Italia.

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Higuain e la serenità perduta

Il “caso Higuain”, il calo di prestazioni che lo rende così osservato in Supercoppa, cominciò proprio dopo l'espulsione e il rigore sbagliato da ex contro la Juventus. L'ha riconosciuto anche Fabio Capello, che lo volle al Real Madrid e che non vede nella versione attuale quelle stesse qualità che lo convinsero a portarlo in Spagna. "Deve ritrovare serenità, forse è anche a causa delle voci di mercato che si è un po' perso. Se poi lo discutiamo, il calcio è finito. In tutte le squadre in cui ha giocato, ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore e un super bomber", ha detto a Radiouno. "Gli è rimasto dentro quel rigore sbagliato con la Juventus, da allora non è stato più lui. E' un altro giocatore, ha perso intensità, restando più lontano dalla porta. Non so cosa gli è successo. Speriamo per il Milan che ritorni ad essere l'Higuain che tutti conosciamo. Fase calante della sua carriera? La qualità è sempre importante, fisicamente c'è un calo però l'intelligenza tattica e la capacità di essere presente nel posto giusto al momento giusto la si vede sempre, anzi si migliora".

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Higuain potrebbe voler andare da un tecnico che già lo conosce bene, Sarri al Chelsea, ma come scrive il "London Evening Standard", la Juve darà l'ok solo se il Chelsea accetterà le stesse condizioni del Milan, ovvero il diritto di riscatto a 36 milioni di euro per l'estate. Saranno d'accordo i Blues visto quanto Sarri sta insistendo per un rinforzo stabile in attacco?

I numeri di Cristiano Ronaldo in finale

CR7 ha giocato 1635 minuti in campionato, Higuain 1282. Il portoghese ha segnato di più e tirato più (6.77 tentativi di media e meglio: 3.07 conclusioni in porta contro 1.64 di media a partita. Ronaldo tira il doppio dell'argentino dall'interno dell'area (66 a 33) e si mette dunque maggiormente nelle condizioni di poter andare in gol. Secondo il modello degli expected Goals, i gol attesi che l'agenzia Opta calcola con un algoritmo che considera anche il tipo di conclusione e la posizione di partenza, avrebbe dovuto segnare 16,90 gol, mentre il Pipita avrebbe dovuto realizzarne sette. Lo scarto per entrambi è negativo di poco, 14 reti a 6, e questo come come Higuain non abbia perso lo spunto della punta. La differenza di peso per le rispettive squadre, però, fa emergere quanto l'integrazione dell'argentino sia ancora molto macchinosa: i movimenti individuali non si accordano all'architettura di squadra e viceversa.

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Funziona eccome, invece, l'inserimento in Italia dell'uomo che ha spinto la Juventus a superare ogni record di efficienza e di punti nella prima parte di stagione e a staccare il Milan di 22 punti. La prima finale di Cristiano Ronaldo alla Juventus coincide con la 25ma della sua carriera, considerando le coppe nazionali e internazionali con Manchester United, Real Madrid e Portogallo). Ne ha vinte 19 delle precedenti 27, non ne perde una dalla Supercoppa spagnola del 2014 contro l'Atletico Madrid. L'elenco comprende una FA Cup (2004), due Coppe di Lega inglese (2006, 2009), una Community Shield (2007), una Copa del Rey (2011), due Supercoppa spagnole (2012, 2017), cinque Champions League (2008, 2014, 2016, 2017, 2018), due Supercoppe Uefa (2014 e 2017), quattro Coppe del Mondo per Club (2008, 2014, 2016, 2017) e l'Europeo del 2016 con il Portogallo, in cui ha avuto modo di incidere e non poco anche da fuori dal campo dopo l'infortunio.

Ha segnato 16 gol nelle finali delle competizioni per club, ha messo la firma con sette centri nelle ultime sei partite per il titolo con la camiseta blanca del Real Madrid. E da questi numeri mancano le finali che i suoi compagni di squadra hanno vinto quando lui era infortunato: la Supercoppa di Portogallo dello Sporting Lisbona del 2002, la Community Shield del Manchester United nel 2008, la Coppa del re 2014 e la Supercoppa europea del 2016.

Chiellini alla BBC: "Un esempio in campo e fuori"

La Juve, che la Supercoppa non la vince dal 2015, e il Milan si sono equamente divise 14 edizioni del trofeo, sette a testa. Nelle ultime sette edizioni, la presenza costante dei bianconeri ha prodotto tre vittorie e tre sconfitte, compresa quella ai rigori a Doha contro i rossoneri, prima squadra a conquistare il trofeo da finalista sconfitta nell'ultima Coppa Italia. La prima presenza di Ronaldo diventa un fattore in più che, sarebbe sorprendente il contrario, ci si aspetta possa spostare gli equilibri. CR7 vive per momenti come questi, in serie A ha tirato quanto nessun altro, ha acquisito da subito una centralità non solo tecnica che da tanto non si vedeva.

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È un polo di attrazione e di attenzione, in campo e fuori, l'uomo a cui la Juventus dichiaratamente si affida per l'ultimo passo, in Champions League e sul piano del fatturato, che serve ad avvicinare l'Olimpo del calcio europeo. “Cristiano ha segnato tante e tante volte contro di noi, infrangendo ogni volta i miei sogni, a Cardiff, a Madrid, a Torino. Ma se prima la Champions era un sogno, ora è un obiettivo” ha detto Giorgio Chiellini alla BBC. Merito di CR7 che "in campo mostra fantastiche qualità ma è fuori, col suo atteggiamento, come lavora, come si prepara per la partita, come vive ogni singolo giorno della sua vita, che può aiutarci”.

La sfida è lanciata

Ibrahimovic l'ha sfidato, provocato, stuzzicato, come è perfettamente nel suo stile. “Cristiano parla di nuove sfide, ma andare alla Juventus, una società per cui è normale vincere la Serie A, non è una sfida. Provare a prendere una squadra in seconda divisione e portarla al massimo livello, quella è una sfida” ha detto a Voetbal Nieuws. Lo è, però, se andare alla Juventus è finalizzata a portare al vertice in Europa la squadra più titolata d'Italia che però ha vinto solo due volte la Coppa dei Campioni, e la prima vorrebbero dimenticarsela tutti, anche quelli che erano in campo ad alzarla mentre i cadaveri di 39 tifosi, travolti negli scontri e dalla ressa che ne è seguita nel settore N dell'Heysel di Bruxelles.

Il confronto statistico in stagione tra CR7 e Higuain (fonte whoscored.com)
Il confronto statistico in stagione tra CR7 e Higuain (fonte whoscored.com)

La serata di Gedda, questa curiosa Supercoppa messa lì come un apostrofo (poco) rosa, come una parentesi di mezza stagione, è anche il primo banco di prova sul mercato per la dirigenza rossonera, sbarcata al completo a Gedda alla vigilia della partita, con il presidente Paolo Scaroni, l'ad Ivan Gazidis, Leonardo e Paolo Maldini. Higuain, dopo il nervosismo per i fotografi, dopo i commenti sarcastici per la confezione di biscotti alla Nutella malcelata dall'argentino nelle foto di gruppo con i compagni in aereo, si è mostrato più rilassato e sorridente nell'allenamento all'Ittihad Sports Center. Il bomber nato per il gol lancia la sfida al campione che vive per essere il migliore.

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