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Supercoppa Italiana 2018/2019, le pagelle di Juventus-Milan

La Juventus ha vinto la sua ottava Supercoppa Italiana e ora è la squadra che ha vinto più volte il trofeo: a decidere è una rete di Cristiano Ronaldo all’inizio della ripresa su assist di Pjanic, i migliori tra i bianconeri. Bakayoko e Cutrone ci provano ma il Milan incide poco. In ombra Dybala, Kessié impreciso e irruente.
A cura di Vito Lamorte
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La Juventus ha vinto la Supercoppa Italiana 2018/2019. A Jeddah la squadra di Massimiliano Allegri ha battuto per grazie ad una rete di Cristiano Ronaldo e così i bianconeri diventano il club che ha vinto più volte il trofeo portandosi a 8 affermazioni totali. Se nel primo tempo la gara non è stata brillantissima, nei primi la ripresa si è sfatta perdonare per i primi 45′ in cui è successo poco o nulla con le proposte offensive di entrambe ma dopo il vantaggio dei campioni d'Italia si è tornati alla routine iniziale: la traversa di Cutrone aveva smosso gli animi ma è la rete di Cristiano Ronaldo a decidere il match e a riportare la coppa a Torino dopo la sconfitta con la Lazio dello scorso anno.

Pjanic e CR7 illuminano, Bakayoko e Cutrone ci provano

Dopo 15′ della ripresa si decide la sfida: stupendo pallone in area di Miralem Pjanic per Cristiano Ronaldo che di testa batte Donnarumma e regala il trofeo alla Juve. Il fuoriclasse portoghese ha realizzato la sua rete stagionale numero 16 ed è subito risultato decisivo alla prima finale con la sua nuova squadra: CR7, che nella prima frazione aveva provato la rete in acrobazia con una deviazione volante, ha segnato la rete numero 19 in una finale e quello conquistato al King Abdullah Stadium è il 28° titolo di squadra della sua carriera. 

Pjanic è stato sostituito al 65′ da Emre Can per aver preso il solito, evitabile, cartellino giallo ma in campo si sente la sua presenza: il bosniaco detta i tempi (90% di precisione nei passaggi), è il più intraprendente dei tre centrocampisti bianconeri (Matuidi e Bentancur sottotono) e mette un palla deliziosa in occasione della rete che decide il match.

Per i rossoneri si sono fatti apprezzare Tiemoué Bakayoko, in una delle sue migliori versioni da quando è arrivato a Milano, e Patrick Cutrone, che ha avuto sui piedi una sola occasione da rete e solo la traversa ha evitato il vantaggio della squadra di Gattuso. Il giovane attaccante del Milan ha tanta voglia di giocare e di stupire, lo si capisce da come va a giocare su ogni pallone e al fatto che non si risparmia in nessun momento della gara. Nel finale cede il posto ad Andrea Conti per ridare equilibrio alla squadra dopo l'espulsione di Kessié.

I numeri di Pjanic. (sofascore.com)
I numeri di Pjanic. (sofascore.com)

Buona la prova di Douglas Costa che dopo la lunga squalifica e qualche problema fisico non era mai stato molto tranquillo mentre stasera ha fatto vedere delle ottime cose ed è stato uno dei più propositivi della prima parte di gara, quando erano molto poche le idee nella fase offensiva della Juve.

In ombra Dybala. Kessié impreciso e irruente

Il calciatore che si è fatto notare meno nella Juventus è Paulo Dybala. La Joya non si è mai visto in fase conclusiva, tolto un tiro a botta sicura da posizione di offside, e ha partecipato poco anche alla fase di costruzione: sarà il mese di stop e la serata molto calda a Jeddah ma l'argentino è quello meno presente del tridente bianconero. Rimandato.

I numeri di Kessié. (sofascore.com)
I numeri di Kessié. (sofascore.com)

La maglia nera di giornata del Milan va a Franck Kessié che nella prima parte ha fatto a sportellate in mezzo al campo, facendosi anche apprezzare; ma poi ha commesso due errori in occasione di contropiedi che potevano essere sfruttati meglio e, successivamente, si è fatto espellere per un fallo cattivo rivisto al VAR. Dietro la lavagna.

Banti e il VAR a "fasi alterne"

L'arbitro di Livorno è stato molto presente in campo e sempre vicino all'azione, si è fatto ben guidare anche dagli uomini al VAR, come in occasione della giusta espulsione di Kessié; ma ha sbagliato a non rivedere il contatto tra Emre Can e Andrea Conti che lascia più di qualche dubbio. Lo stesso appunto al fischietto livornese vale anche per un tocco di mano di Zapata su cross di CR7.

Il tabellino

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (65′ Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89'Khedira), Dybala, Ronaldo. A disp.: Perin, Pinsoglio, Del Favero; De Sciglio, Rugani, Spinazzola, Khedira, Bernardeschi, Kean. All.: Allegri.

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Paquetá (71′ Borini); Castillejo (70′ Higuain), Cutrone (79′ Cutrone), Calhanoglu. A disp.: Reina, Donnarumma A.; Abate, Laxalt, Musacchio, Strinic; Bertolacci, Mauri, Montolivo; Borini. All.: Gattuso.

Arbitro: Luca Banti
Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Kessié (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J).
Espulsioni: Kessié (M).

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