Super Jovetic, 4 gol in 2 partite di Guinness Cup: “Niente Italia, resto al City”
Quattro gol in due partite: doppietta al Milan (umiliano con cinque reti) e uno-due al Liverpool (peccato che ai rigori abbiano vinto i reds), la Guinness Cup si rivela prodiga di soddisfazioni per Jovetic. L'ex viola, periodicamente accostato alle squadre italiane (ultima, in ordine di tempo, la Juventus), è protagonista di un ottimo pre-campionato: chiare le sue intenzioni, restare al Manchester City. Lo ha ribadito anche nei giorni scorsi, quando – per l'ennesima volta – s'è ritrovato a smentire le voci di un addio alla Premier per un clamoroso ritorno in Italia. "Sono a conoscenza di queste notizie – raccontò subito dopo la larga vittoria sui rossoneri – ma io sono tranquillo, resto qui perché so di avere la fiducia del tecnico e della società". Capitolo chiuso, ci pensa anche il manager, Manuel Pellegrini, a spegnere ogni altra speranza: "Considero Stevan un calciatore importante, sta lavorando anche bene e, quanto al suo futuro, posso dire con certezza che non si muoverà dal City".
Jovetic, 2 gol. Ma il Liverpool batte il City 5-3 ai rigori
Il derby inglese della Guinness Cup va al Liverpool di Brendan Rodgers, che ha battuto (5-3) ai calci di rigore il Manchester City. A ospitre il match è stato lo Yankee Stadium di New York e i protagonisti non hanno tradito le attese della vigilia. Primo tempo abbastanza equilibrato, la gara si sblocca nella ripresa con ben quattro reti realizzate nel giro di venti minuti. Ad aprire la girandola delle marcature è proprio Jo-Jo: 8′ del secondo tempo, il montenegrino trova la deviazione vincente e sigla il vantaggio; passano cinque minuti ed Henderson ristabilisce l'equilibro con un bel tiro che si spegne all'incrocio dei pali. Non è finita, al 22′ è ancora l'ex attaccante della Fiorentina a salire sugli scudi: in piena area, stoppa palla e riporta il City avanti. Ci pensa Sterling (27′) a fissare il risultato sul 2-2. Si va ai rigori, vince il Liverpool che nel prossimo match affronterà il Milan di Inzaghi.
