Sunderland, la nuova proprietà è ‘stupefacente’: dalla marijuana di Sartori al sogno Premier
Il Sunderland dopo aver disputato una serie di buone stagioni, chiuse con delle tranquille salvezze, in Premier League, ha vissuto due annate, sportivamente parlando, infernali: prima è arrivata la retrocessione, con l’ultimo posto, dalla Premier alla Championship, poi c’è stata un’altra retrocessione, molto più cocente. Dalla Championship alla League One (la Serie C). Ancora una volta tra le ultime tre, con in panchina anche Chris Coleman, ex tecnico del Galles, che non è riuscito a ridare vita alla squadra che gioca allo ‘Stadium of Light’. Un’onta clamorosa la doppia retrocessione, avvenuta tra l’altro quando i rivali di sempre del Newcastle prima sono tornati in Premier e poi si sono salvati arrivando a un passo dalla top ten.
Ma dopo due anni orrendi c’è voglia di rimboccarsi le maniche e rifarsi al Sunderland che si è riorganizzato con un nuovo allenatore (Jack Ross) e soprattutto ha provato a rinforzarsi, prendendo tra gli altri Wyke e Baldwin. Il rinforzo più importante però è arrivato in società con un nuovo socio, Juan Sartori, un imprenditore uruguaiano di 37 anni che ha acquistato lo scorso agosto il 20% del club del Nord dell’Inghilterra e ha detto subito di voler riportare rapidamente in Premier il Sunderland.
Ma chi è Juan Sartori. I media inglesi ben presto hanno scoperto che questo imprenditore di origine italiana è un magnate apprezzato in Sudamerica, votato alle energie e all’estrazione e ai minerali e soprattutto è stato alla guida dell’International Cannabis Company, l’azienda che detiene la licenza in Uruguay (dov’è stata recentemente legalizzata) della vendita di marijuana per scopi ricreativi e medicinali. Poco tempo fa è l’Aurora Cannabis, società canadese, ha fatto sapere che rileverà la società di Sartori per 170 milioni di euro, e chissà quanti di quei milioni l’uruguagio investirà nel Sunderland. L’imprenditore a parole sembra deciso a investire nei Black Cats: “Questo è un grande club, il settimo d’Inghilterra in ordine di grandezza. Dobbiamo risalire in Premier”