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Suarez torna sul morso a Chiellini: “Volevo negare tutto e piangere”

In una chiacchierata con il compagno di squadra Piqué, il Pistolero è tornato sul brutto episodio dei Mondiali 2014: “Mi sono reso subito conto di averlo fatto, non riuscì nemmeno a esultare dopo il gol di Godin. Stavo già pensando alle conseguenze del caso. Un momento doloroso per me e per la squadra. Mi ha ferito”.
A cura di Marco Beltrami
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Quando ad intervistarti è un tuo compagno di squadra che ha condiviso con te tante battaglie sportive, è molto più facile aprirsi. Ne sa qualcosa Luis Suarez, il bomber del Barcellona e dell'Uruguay che si è raccontato ai microfoni di Gerard Piqué nel corso di una chiacchierata per The Players' Tribune. Tanti i retroscena curiosi del "Pistolero" soprattutto quelli relativi a due episodi clamorosi che lo hanno visto protagonista in occasione dei Mondiali.

Suarez e la parata ai Mondiali del 2010 in Uruguay-Ghana

Il primo episodio è relativo ai Mondiali del 2010. In occasione del confronto tra Uruguay e Ghana con in palio le semifinali, Suarez si sostituì al portiere parando sulla linea di porta un colpo di testa. Espulsione e penalty per gli avversari fallito però da Gyan, con il match che scivolò fino ai rigori dove ad avere la meglio furono proprio i sudamericani. Il sacrificio del bomber dunque si rivelò fondamentale per la sua rappresentativa.

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Il Pistolero torna sull'episodio

Suarez ha spiegato i motivi del mancato rimorso per quell'intervento antisportivo: "La sensazione era stranissima quando abbandonai il campo con il Ghana dopo essere stato espulso per il fallo di mano sulla linea. Ero un po' sconfortato, ma dopo è arrivata la soddisfazione. Ho preso un rischio e sono stato criticato per non aver avuto fair-play, ma non ho picchiato nessuno. Per questo ho esultato, perché ho preso un rischio che ha pagato".

Il morso a Chiellini e la squalifica

Di tutt'altro genere invece le sensazioni di Suarez quando si torna a parlare del famigerato morso a Chiellini. In occasione di Uruguay-Italia gara decisiva per la qualificazione agli ottavi dei Mondiali 2014, il Pistolero rifilò un morso al difensore azzurro. Un episodio non sanzionato dall'arbitro ma che costò all'uruguaiano una squalifica di 4 mesi in Premier (vestiva la maglia del Liverpool), e 9 match internazionali.

Momento doloroso per tutti, il racconto di Suarez

Suarez è tornato a parlare dell'episodio davanti a Piqué dimostrando di aver capito subito di aver commesso un grave errore: "Mi sono reso subito conto di averlo fatto, non riuscì nemmeno a esultare dopo il gol di Godin. Stavo già pensando alle conseguenze del caso. Nello spogliatoio, dopo la qualificazione, ho subito parlato con mia moglie che era in Brasile con i miei figli. Io volevo negare, piangere, tutto. Alla fine c'erano vari sentimenti nello spogliatoio, ma tutti controllavamo il cellulare perché avevamo paura delle conseguenze. Un momento doloroso per me e per la squadra. Mi ha ferito".

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