Suarez: “Esagerata la squalifica per il morso a Chiellini”

Luis Suarez si era ripromesso di non parlare più del morso a Giorgio Chiellini e della relativa squalifica, ma l’uruguagio non ce l’ha fatta a mantenere questa promessa. L’attaccante del Barcellona ha sempre ritenuto assai eccessiva la sanzione che gli fu inflitta in seguito alla sfida tra Italia e Uruguay. ‘El Pistolero’ fu squalificato per quattro mesi, tornò a giocare con i catalani solo a fine ottobre, ed inoltre ha ricevuto otto giornate di squalifica per i match ufficiali dell’Uruguay. Questa squalifica gli è costata la partecipazione alla Copa America 2015 e gli impedirà di giocare anche le prime tre partite di Qualificazioni ai Mondiali 2018. Oggi intervistato da ‘Fox Sports Radio’ Suarez si è scagliato contro la commissione della FIFA, che avrebbe dovuto ammettere che la sua squalifica è stata eccessiva: “Le persone del comitato sanno che la sospensione era esagerata. Loro lo sanno. Io mi pento di quanto ho fatto e ho detto che ho sbagliato, ma vorrei che almeno uno di loro avesse detto, a un certo punto: ‘Abbiamo dato questa sospensione e abbiamo sbagliato’. Questo sarebbe più equo e più giusto.”

Suarez però non ricorda che la commissione FIFA, che gli ha inflitto una lunghissima squalifica, ha agito con la mano pesante perché, oltre al furor di popolo (che a livello giuridico però conta meno di zero), c’erano due precedenti che giocavano pesantemente contro il calciatore uruguaiano. Suarez infatti fu squalificato in un Ajax-PSV Eindhoven del 2010 in cui prese a morsi il calciatore norvegese Bakkel e poi si ripeté nei confronti del serbo Ivanovic in un Liverpool-Chelsea dell’aprile 2013. Poi naturalmente è arrivato il morso al difensore livornese nell’ultimo match degli azzurri al Mondiale 2014.