Suarez: “Chiellini è un provocatore, ma non lo rimorderei”

Una delle immagini più note del Mondiale brasiliano è stato quella del morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini. Nessuno, anche quelli che seguono marginalmente il calcio, ha dimenticato quel gesto, che a Suarez è costato carissimo. L’uruguagio subì quattro mesi di squalifica per i match tra club e otto giornate di squalifica per i match internazionali, e quel morso di fatto gli impedirà di prendere parte alla Coppa America 2015. Per la prima volta da quel giorno Suarez ha parlato, a ‘Cadena Cope’, di Giorgio Chiellini, che l’attaccante del Barcellona ha definito come un provocatore. Ma, anche per provare a dare un’immagine migliore di sé, Suarez afferma che oggi non rimorderebbe né lo juventino, né nessun altro: “Chiellini è un difensore che provoca e ti infastidisce, è un giocatore irritante come Ivanovic. Continuo a ricevere l’aiuto di alcune persone, in parte è stata colpa mia perché prima davanti alle provocazioni invece di andarmene restavo lì. Anche adesso ci sono situazioni simili che mi infastidiscono ma ora riesco a far finita di niente e me ne vado: mi sento più intelligente.”. I due da quel giorno naturalmente non si sono più incontrati, ma magari se Juve e Barca avanzeranno in Champions League Chiellini e Suarez potrebbero di nuovo sfidarsi in campo.
Luis Suarez è un attaccante formidabile, lo scorso anno ha vinto la Scarpa d’Oro ex aequo con Cristiano Ronaldo, è stato capocannoniere della Premier League e con l’Ajax ha segnato più di cento reti in poco più di tre stagioni. Ma il suo comportamento in campo è stato spesso tutt’altro che irreprensibile. Perché Suarez per tre volte ha dato un morso a un avversario, oltre a Chiellini sono stati colpiti Bakkal in un Ajax-PSV e Ivanovic in un Liverpool-Chelsea del 2013. Ma Suarez subì anche una lunga squalifica, nella stagione 2011/2012, per aver offeso in modo razzista il francese Evra.