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Stramaccioni: “Sarò giudicato a fine stagione” (VIDEO)

Vigilia della gara di Europa League con il Tottenham, il tecnico dell’Inter punta sull’orgoglio dei nerazzurri per dare un segnale di ripresa.
A cura di Maurizio De Santis
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stramaccioni a rischio esonero

Sarà sotto esame e anche l'Europa League, nonostante sia già compromessa dal 3-0 incassato a Londra, è un banco di prova. Stramaccioni si gioca la panchina e la prestazione contro il Tottenham (al di là della qualificazione) diventa importante per dare una segnale di ripresa, soprattutto dopo i rovesci in campionato. "Il presidente Moratti giustamente è arrabbiato. Lo siamo anche noi: stiamo giocando male, ci riescono poche cose. L'Inter deve ritrovare sicurezza". Tecnico e direttore sportivo, sono in due a rischiare il posto per ora. In caso di mancato accesso alla Champions League scatterebbe immediata la rivoluzione. Anzi, la voglia (e la necessità) di cambiamento è già in via di pianificazione. "Penso che il mio futuro sia legato ai risultati di un'intera annata e non ad una singola partita – aggiunge Stramaccioni -. Credo che il mio lavoro sarà giudicato a fine stagione. Poi, magari, il presidente mi caccia dopo il match con la Sampdoria…".

Momento difficile, ma il sostegno della Società non gli manca.

Io percepisco grande fiducia da parte del presidente, che e' il mio principale interlocutore, soprattutto dopo una sconfitta. Non posso dire che non mi abbia sostenuto al 101%.

La sconfitta casalinga contro il Bologna ha lasciato il segno.

Non riusciamo a fare quello che è nelle nostre possibilità, questo ci fa arrabbiare particolarmente. Il primo tempo del match è stato particolarmente negativo, perché la squadra era bloccata a livello mentale. Nel secondo tempo la situazione è cambiata: l'Inter deve ritrovare le sicurezze per tornare ad essere la squadra capace di arrivare ad un solo punto dalla vetta. Sono convinto che possiamo riprenderci: credo nel mio lavoro e nei miei calciatori. Pagherei per far risultato domani sera e nelle prossime partite.

Dieci gare (anche meno) per salvare la stagione e la panchina.

Nessuno mette la testa sotto la sabbia, le colpe sono soprattutto dell'allenatore. Un tecnico non deve mai perdere la lucidità. Io lavoro sul campo, devo pensare solo a questo. Lo scorso anno ho beneficiato di una situazione complessa, altrimenti probabilmente non sarei arrivato in Serie A. Prima magari arrivavano gli elogi e adesso ci sono le critiche. Per me, è importante pensare solo al campo.

Missione impossibile contro il Tottenham, anche se non ci sarà Bale. La testa, però, è sempre al campionato.

Abbiamo tanta voglia di onorare l'Europa League, sappiamo che abbiamo a disposizione un numero limitato di giocatori. Ma vogliamo provarci, giocheremo per vincere. Dopo, penseremo al campionato… L'Europa League è una competizione che toglie tante energie, probabilmente faremmo scelte diverse a livello di formazione se dovessimo rifare questa competizione. Ma speriamo di fare la Champions.

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