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Stramaccioni: Io via? Primo caso di non confermato a distanza di 4 giorni

Il tecnico nerazzurro ribadisce il proprio concetto: tra le tante voci l’unica che conta è quella di Moratti che, ad oggi, ha detto che non cambierà allenatore. Il resto, per lui, sono solamente chiacchiere.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sfida contro l'Udinese per domenica sera ha poco o nulla da dire. Così, nella consueta conferenza stampa prepartita di Andrea Stramaccioni tiene banco soprattutto la questione toto-allenatore. Dopo la ‘bomba' arrivata dall'emittente radiofonica romana ‘RadioRadio', il tecnico nerazzurro fa spallucce e lascia dire: "Sorrido, credo che quello che vi rispondo non vi piaccia, perché sia io che il presidente già da tempo rispondiamo con chiarezza sull'argomento. E non voglio essere io a rovinare questo teatrino, Mazzarri parla dopo la partita, Allegri dopo la partita, perché devo parlare io?".
Legittimo, visto che solo pochi giorni fa si era tornati sull' argomento e Massimo Moratti aveva confermato la fiducia al tecnico. "Io lascio parlare il mio presidente. Domani sarò io l'allenatore dell'Inter. Sono certo che quello che seguirà di interessante dopo la partita uscirà solo dalla bocca del mio presidente. Come ha già detto il mio presidente, è giusto che tutto esca dalla sua bocca – ha sottolineato Stramaccioni –  Lascio parlare il mio presidente, i ragazzi ed io siamo concentrati su domani. E' capitato che chi confermato a maggio non lo fosse a giugno? E quanti sono stati confermati a maggio e poi nello stesso mese non lo sono più stati? Sarei il primo caso di non confermato a distanza di quattro giorni…"

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