Strakosha saracinesca di serie A: miglior portiere e perno della giovane Lazio
Il portiere "saracinesca" di questo 2017 ha 22 anni, è nazionale albanese e da circa un anno ha conquistato la maglia da titolare della Lazio. Stiamo parlando di Thomas Strakosha, estremo difensore scoperto dal connazionale Tare, ds biancoceleste, ai tempi in cui vestiva i colori del Panionios in Grecia e figlio d'arte. Dal 2013 nella Capitale, è stato cresciuto dalle sapienti mani di Grigioni, storico preparatore laziale, e tenuto in stretta osservazione dal tecnico Inzaghi che, promosso in prima squadra, non ha esitato a imporlo a dispetto della diffidenza di molti.
Una fiducia ben ripagata, visto il 2017 in crescendo di Thomas. Numeri e soddisfazioni, punti e piazzamenti, compresa una Supercoppa Italiana conquistata ai danni della Juventus. E con i riconoscimenti del campo è aumentata anche la fiducia dell'ambiente che ha trovato in lui uno dei perni dell'ossatura laziale che prosegue con De Vrij, Leiva, Luis Alberto e Immobile.
Mai sotto la sufficienza
Il girone di andata di Strakosha è anche nei numeri. In 18 presenze non è mai andato sotto il 6 in pagella, con quattro 7 e un 7,5 a impreziosire un cammino che vanta anche vittime eccellenti. Per lui cinque gare senza subire gol (Spal, Verona, Cagliari, Crotone, Inter), a fronte di 22 reti subite, una media di 6,56 e una fantamedia di 5,5.
Nessuno come lui in serie A
Guardando agli altri portieri del campionato, nessuno è riuscito a eguagliarlo per media voto. Alle sue spalle il genoano Perin si è attestato a 6,39, seguito dall'interista Handanovic (6,32), ultimo rivale del 2017 nella sfida terminata 0-0, dal torinese Sirigu (6,32), dal clivense Sorrentino (6,26) e dal sassolese Consigli (6,26). In termini di fantamedia solo Alisson fa meglio con 5,61, mentre dietro il laziale ci sono ancora Handanovic (5,47), Sportiello (5,34) e Reina (5,33).
Crescita costante e scalpi eccellenti
Dalle 11 presenze con la Salernitana del 2015-2016, Strakosha è salito sull'ottovolante con le 21 gare in maglia Lazio del 2016-2017 (6,07 di media e 4,81 di fantamedia) e le già 18 di quest'anno. Un girone chiuso anche con il primato del rigore parato a un tiratore (quasi) infallibile come Dybala. Una performance determinante per la vittoria (2-1) e che ha aperto anche la mini-crisi dell'argentino, ripresosi solo ieri con la doppietta al Verona.