Stoico Pordenone al Meazza: Inter ai quarti soltanto ai rigori
L'Inter si qualifica ai quarti di finale della Coppa Italia battendo il Pordenone ai calci di rigore 5 a 4. I nerazzurri hanno giocato una brutta partita e si sono trascinati la gara prima ai tempi supplementari e poi ai tiri dal dischetto. Bellissima prestazione della squadra friulana che ha mostrato una grande organizzazione e attenzione per ogni situazione: gli uomini di Leonardo Colucci si sono arresi solo ai tiri dagli 11 metri.
Il club meneghino hanno attuato un turnover piuttosto ampio ma l'impatto con la gara non è stato affatto positivo e il Pordenone, in alcuni momenti della partita, ha fatto molto meglio della squadra di Luciano Spalletti nell'arco dei 90′. Decisiva la parata di Padelli su Parodi e il penalty realizzato da Nagatomo.
Pordenone vicino al gol con Magnaghi. Inter imprecisa
Non è iniziata benissimo la partita di San Siro e oltre ad una occasione di Karamoh al 21′, con il giovane francese poco freddo davanti a Perilli, non è successo granché. Il Pordenone ha avuto un approccio migliore alla gara rispetto alla squadra di Luciano Spalletti e al 31′ Magnaghi ha colpito il palo con un bel tiro di controbalzo dal limite che ha fatto tremare San Siro: bella conclusione dell'attaccante del club friulano che viene deviato da Padelli sul legno. Molto bene la corsia di destra della squadra di Colucci, con Formiconi e Misuraca che non lesinano energie e fanno paura a Dalbert. Nel finale di tempo Karamoh va vicino alla rete del vantaggio ma la sua conclusione è alta sulla traversa.
Dentro Perisic e Icardi ma il risultato non cambia
All'inizio del secondo tempo si è vista un'altra Inter con Brozovic subito in campo al posto di Pinamonti (non è una bocciatura per lui, servito pochissimo) e un errore dello stesso centrocampista croato in zona goal ma è ancora il Pordenone ad essere pericoloso con Sainz-Maza, che con un bel tiro di destro ha fatto la barba al palo della porta di Padelli. Il giovane Karamoh, prima di essere sostituito da Perisic, va molto vicino al goal ma Perilli gli dice di "no" per la terza volta. L'esterno croato da una svolta alla manovra dell'Inter e va vicino alla rete del vantaggio ma sbaglia da pochi passi. La squadra nerazzurra è sempre più pericolosa e Joao Cancelo ci prova al volo di sinistro ma il suo tiro non è abbastanza pericoloso per l'estremo difensore friulano.
Icardi fermo al palo: agli extra-time non succede nulla
Nei tempi supplementari non succede molto a parte un palo colpito da Icardi di testa al 103′ e una super parata di Perilli su Ranocchia qualche istante dopo. L'Inter non è riuscita a creare tante occasioni da rete quasi fosse in schiacciata dal tempo che passava e dalle possibilità che diminuivano di non andare ai calci di rigore.
Rigori: decisivi Padelli e Nagatomo
Nerazzurri sempre in vantaggio fino all'errore di Gagliardini, che ha rimesso in pari la situazione. Icardi e Vecino sono andati sul dischetto con il peso del dentro-fuori ma, alla fine, Padelli ha parato la conclusione di Parodi e Nagatomo ha spiazzato Perilli. Inter ai quarti di finale, Pordenone fuori a testa altissima.
Pordenone superstar a San Siro
La squadra di Leonardo Colucci, vecchia conoscenza della Serie A (ha vestito le maglie di Hellas, Bologna e Cagliari), ha disputato una gara bellissima al cospetto della capolista della Serie A che, seppur rimaneggiata, ha preso troppo sottogamba l'impegno. Una gara giocata in maniera perfetta dal club friulano che si è disposto in campo in maniera ordinata e ha avuto le sue occasioni per andare in goal. Nei supplementari la forza dell'Inter è uscita fuori e il Pordenone si è dovuto rintanare nella sua area ma grazie ad una compattezza difensiva e un'organizzazione davvero importante ha corso pochi pericoli. I ramarri si sono fermati soltanto ai calci di rigore, dove hanno trovato un Padelli in grande forma. Dopo averci allietato l'avvicinamento alla gara con un grande lavoro a livello social, il Pordenone ha mostrato che con il lavoro e grandi stimoli nessun obiettivo è impossibile: nemmeno quello di uscire imbattuti dopo 120′ dal Meazza di Milano.