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Stoichkov: “Se non avessi fatto il calciatore sarei stato un criminale”

Hristo Stoichkov è stato uno dei giocatori più forti degli anni ’90, vinse la Champions League del 1992 con il Barcellona e conquistò il Pallone d’Oro nel 1994, grazie al titolo di capocannoniere di Usa 94. Il bulgaro parlando del suo passato ha detto: “Se non avessi giocato a calcio sarei diventato un ladro o un assassino”.
A cura di Alessio Morra
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Hristo Stoichkov è stato uno dei giocatori più forti degli anni Novanta, il suo talento era sopraffino, vestì la maglia del Barcellona e con la nazionale della Bulgaria arrivò tra i primi quattro nel Mondiale americano, vinse anche il Pallone d’Oro, in Italia giocò con il Parma, non lasciò una grande traccia anche se quell’annata non ha certo intaccato una splendida carriera. Ma adesso in una intervista rilasciata alla stampa internazionale l’ex giocatore ha parlato del suo passato, ha ricordato momenti difficili e ha fatto delle dichiarazioni incredibili.

L’ex giocatore ha ricordato gli anni della sua giovinezza in Bulgaria, paese che allora faceva parte del blocco comunista e che fino al 1989 era sotto l’ombrello sovietico. All’epoca Stoichkov aveva già grandi qualità, ma non aveva la possibilità di giocare liberamente in ogni angolo del mondo e ci fu un momento in cui pensò di essere a un bivio: o continuava a lottare per il suo sogno o si dedicava a una vita completamente diversa. Apertamente ha detto che senza calcio sarebbe potuto diventare un criminale:

Se non fossi diventato un calciatore, sarei diventato un ladro o un criminale. A un certo punto stavo pensando di lasciare il paese senza chiedere l’autorizzazione. Mi sono detto che dovevo andare in un altro paese, prendere un passaporto e giocare lì. Avevo due opzioni: essere un bandito che rubava o commetteva crimini o diventare un calciatore. Ho scelto di diventare un calciatore.

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Giocatore geniale, Stoichkov dopo aver giocato per tanti anni in patria nel 1990 passa al Barcellona, voluto fortemente da Johan Cruyff. Con un maestro di calcio come l’olandese il bulgaro fa un grande salto di qualità e vince anche la Champions League nel 1992. Con il Barcellona gioca per cinque stagioni, conquista quattro campionati e perde anche una finale di Champions (contro il Milan). Passa al Parma, con cui non vive dodici mesi doc e torna al Barcellona, gioca al fianco del ‘Fenomeno’ Ronaldo e vince anche una Coppa delle Coppe. Dopo una serie di esperienze europee lascia il calcio e intraprende, senza troppo successo, la carriera di allenatore. Nel 1994, grazie a un grande Mondiale, vinse il Pallone d’Oro.

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