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Stirpe replica a De Laurentiis: “Frosinone inadeguato alla A? Ha parlato Napoleone…”

Il numero uno del club ciociaro ha risposto piccato alle frasi offensive di De Laurentiis riguardanti la ‘credibilità’ della società laziale in Serie A: “Il calcio e lo sport dovrebbero essere veicoli di rispetto e di valori ma queste affermazioni si commentano da sole: solo prepotenza, da chi non ha vinto nulla”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Scintille a distanza e non perché ci sono molti chilometri tra Napoli e Frosinone. Il botta e risposta tra i presidenti dei due club che militano in Serie A, sta tenendo banco tra le principali notizie di giornata, scoperchiando il calderone della polemica, sempre viva e vegeta a fianco del calcio giocato. Protagonisti Stirpe e De Laurentiis con quest'ultimo che ha voluto dare il ‘la' alla discussione con considerazioni discutibili.

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Il pensiero del patron dei partenopei ha voluto pungere le istituzioni del nostro calcio ma senza badare alle conseguenze: con l'intenzione di criticare il campionato a 20 squadre e una gestione da parte di Lega e Figc da sempre nel mirino del presidente azzurro, De Laurentiis ha colpito – irritando – il Frosinone e il suo proprietario Maurizio Stirpe.

Cosa aveva detto DeLa. Le parole pesanti di De Laurentiis non sono passate inosservate: "La retrocessione e la promozione sono le due idiozie più grandi del calcio decise dall'Uefa. Se arrivi ultimo dovresti venire multato, così come dovresti essere premiato se vinci lo scudetto o ti piazzi subito dietro. Club come il Frosinone non attirano fan, non richiamano sponsor nè altro: sono società che arrivano in A, non riescono a competere e retrocedono. Se non sei in grado di essere all'altezza dovresti essere espulso".

La replica del Frosinone. Il club ciociaro non è stato di certo a guardare in silenzio. Il presidente Maurizio Stirpe è statoaltrettanto caustico nei confronti del suo alter ego napoletano: "Avrà la sindrome di Napoleone: parla di altri e poi se si guardano i risultati ci si accorge che queste dichiarazioni arrivano da persone che non hanno vinto nulla… Lo sport è altro, dovrebbe essere un insegnamento di valori e rispetto ma queste dichiarazioni si commentano da sole: semplice prepotenza".

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