Stadi vuoti? La Spagna ha la soluzione: multare i club

Il problema degli stadi vuoti è, principalmente, un affare tutto italiano. La nostra Serie A, infatti, risulta il campionato con la più bassa affluenza tra i principali tornei europei: solo il 54,1%. Davanti a tutti c'è la Premier League, con il 96% di spettatori presenti sulle tribune, seguito da Bundesliga (93,1%), Liga (71,9%) e Ligue 1 (70%). Un grosso problema per le società italiane, già schiacciate da una crisi economica che ha ormai invaso anche il mondo del calcio. Per far fronte ad un eventuale calo di presenze negli stadi, e incurante di una percentuale comunque accettabile, la Liga spagnola ha deciso di trovare una misura drastica per combattere la scarsa affluenza negli impianti spagnoli. Come riportato dal sito futbolfinanzas.com, la federcalcio iberica avrebbe deciso di infliggere eventuali sanzioni ai club che non riusciranno a occupare, nelle partite interne, almeno il 75% della capienza del proprio stadio.
Gli introiti televisivi
Alla base di questa clamorosa decisione ci sarebbe l'esigenza di generare maggiore interesse commerciale, promuovere al meglio la Liga negli altri paesi stranieri e incrementare le entrate derivanti dai diritti televisivi. Nonostante il costo del tagliando per assistere ad una partita di calcio, che rimane tra i più alti al mondo, la Spagna avrebbe cosi deciso di forzare la mano e cercare in tutti i modi di riempire le tribune di ogni impianto. La sanzione, tra l'altro, rischierà di diventare ancor più "salata" (diventando il doppio dell'importo) nel caso in cui i seggiolini vuoti dovessero essere superiori al 50%. Una rivoluzione che rischia cosi di colpire soprattutto le società più piccole, dato che club come Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid hanno sempre la fortuna di giocare in uno stadio quasi completamente esaurito in ogni partita.